Page 138 - Prodotto interno mafia
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rifiuti di pagare il pizzo a beneficiarne non è solo la tua attività,
ma l’economia italiana nel suo complesso.
Quello che possiamo imparare dalla lotta al terrorismo che lo
Stato italiano ha condotto e vinto è che solo facendo sistema si
può vincere: un magistrato, un prete, un industriale che si
battono da soli hanno poche chance di cambiare le cose. Certo, il
terrorismo era un nemico unico, riconoscibile e circoscrivibile a
un gruppo di persone. È una caratteristica che ha favorito un
approccio sistemico: i vari soggetti politici e istituzionali hanno
creato un fronte di accerchiamento e contribuito, ognuno facendo
la sua parte, a sconfiggerlo. Nel caso del terrorismo c’era
un’unica matrice di natura politica, mentre la mafia ne ha
diverse: culturale, economica, sociale. Fare sistema è molto piú
difficile.
Si sente solo?
Ho imparato a dare per scontata la solitudine. So che è il
prezzo da pagare per le mie scelte. Dovrei forse pretendere
applausi per quello che dico? Non cerco il consenso ed è normale
che non lo riceva. Lo stereotipo vuole il vescovo persona
abilissima a non schierarsi, a fuggire se messa all’angolo. Io
sono l’opposto: non riesco a tacere dinanzi alle ipocrisie e alle
ingiustizie, anche se provengono dal mio mondo. So che molti
non condividono le mie prese di posizione, mi vorrebbero piú
morbido e meno esposto.
La bontà di quello che dico non dipende dal numero di
preferenze che ho, ma dalla coerenza delle mie parole e delle mie
azioni al messaggio evangelico. Se davvero credi in quello che
fai, vai avanti anche se le mani non te le batte nessuno, trovando
la forza nella parola di Dio e nelle persone, tante, che hanno
scelto di rifiutare l’illegalità, la violenza e le ingiustizie.
Quello che mi fa piú paura della mafia è la rassegnazione di
chi crede che il crimine sia ineluttabile, che combattere non
serva, perché tanto la mafia fa parte del Dna del popolo italiano.
È in quella acquiescenza che vedo la morte del pensiero e della
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