Page 137 - Prodotto interno mafia
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costretta  a  diversificare  le  attività,  a  entrare  nei  grandi  traffici

               internazionali  di  armi,  droga,  organi.  L’operazione  si  rivelò
               presto  la  sua  nuova  gallina  dalle  uova  d’oro:  i  soldi  non

               arrivavano piú solo dall’Italia e dagli Stati Uniti, ma da tutto il
               mondo.  Parallelamente  cambiò  anche  la  strategia  della

               magistratura e della polizia. L’azione delle forze dell’ordine non
               è  piú  orientata  alla  cattura  del  «capo  dei  capi»,  ma  all’attacco
               alla struttura intera. Il nuovo schema si basa su due pilastri: fare

               terra bruciata intorno ai mafiosi attraverso i pentiti e ricostruire
               le mappe dell’organizzazione per tagliarne i tentacoli.

                   Cosa  nostra  oggi  ha  tanti  capi,  l’arresto  di  uno  implica
               semplicemente  la  sua  sostituzione.  Quello  che  invece  è

               complicato da gestire, quando la presenza delle forze dell’ordine
               incalza,  è  la  manovalanza.  È  sulla  manovalanza  che  bisogna

               intervenire.


                   L’assenza  di  un  unico  vertice  è  un  segno  di  forza  o  di
               debolezza della mafia? È ancora possibile vincere? E che cosa si

               deve fare a suo parere per riuscirci?



                   La criminalità organizzata ha molte teste. In base ai contesti in
               cui opera assume una configurazione diversa: basti pensare alle
               enormi  differenze  che  ci  sono  tra  la  camorra  in  Campania,  la

               ’ndrangheta in Calabria, Cosa nostra in Sicilia e la Sacra corona
               unita in Puglia. La strategia di contrasto dovrebbe muoversi su

               un doppio livello, nazionale e locale.
                   I governi degli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, non

               solo per quanto riguarda il coordinamento delle forze dell’ordine.
               Le  azioni  di  contrasto  economico  a  Cosa  nostra  (sequestro  e

               confisca dei beni, controlli bancari, carcere duro) hanno colpito
               quello che sta piú a cuore ai mafiosi: il patrimonio. Tuttavia il
               lavoro piú importante resta quello a livello locale. Pensiamo alla

               piaga del pizzo: come fa a intervenire un governo nazionale?
                   Il  lavoro  del  presidente  di  Confindustria  Ivan  Lo  Bello  in

               Sicilia è efficace perché coinvolge i singoli commercianti dando
               un senso globale al loro impegno, diffondendo l’idea che se ti



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