Page 77 - Mani in alto
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po’ troppo insistente.
«Sì, stiamo pensando di andare a fare un po’ i pellegrini a Roma…»
«Chissà come sarà contento il papa…»
Sergio tira fuori una bottiglia di liquore Strega.
«Allora ci facciamo un bicchierino?»
Sergio non era noto solo come solfanaio, spesso lo s’incontrava la sera tardi
ubriaco e con un alito pestilenziale. Però, a essere sinceri, sapeva anche intrattenere
i bambini con il suo teatrino di burattini. Lui sosteneva che quando era un po’
alticcio riusciva a inventare nuove storie affascinanti.
«Non è che al solfanaio quando ha bevuto gli scappa poi detto qualcosa?» sussurra
Paolo al Lungo.
«No, non parlerebbe mai».
«Magari anche senza volerlo, quando è un po’ brillo…»
«No, no, stai tranquillo» ribadisce sottovoce il Lungo.
«Allora io vi lascio con i vostri liquorini, io preferisco altre prelibatezze…»
«Il Bello non perde mica nessuna occasione…» dice Sergio riempiendosi il
bicchiere.
«Ogni lasciata è persa!» sentenzia lui infilando lo scalone dell’uscita.