Page 65 - Mani in alto
P. 65
Il ristorante non è molto distante dall’albergo Eden. Pochi passi e Paolo è in camera
insieme a quell’affascinante signora.
Il portiere ha consegnato le chiavi con un sorriso malizioso. Sa già cosa sta per
succedere di sopra.
La camera numero ventisette è ornata da carta da parati beige con fiorellini bianchi
ed è proprio sopra al suo bancone.
Il letto a due piazze, se sollecitato a dovere, sbatte rumorosamente la spalliera
contro i fiorellini bianchi e il trambusto lo avverte persino il portiere. E per quanto
l’elegante signora si sforzi di trattenere gridolini di piacere, l’eco si propaga fin
sotto.
«Mio diooo caro ma… hai preso una qualche droga stasera?»
«Sì, sei tu la mia droga».
Paolo riprende con foga e la spalliera del letto ricomincia a sbattere sui fiorellini
beige.
«È l’effetto che mi fanno le belle donne con lo champagne…»
«Ohhh! un bell’effetto mio caro».
Il portiere ogni tanto alza gli occhi al soffitto e finge di scrutare il registro delle
presenze per darsi un contegno. Nella hall una coppietta di anziani clienti siede
tranquilla su un divanetto a fiori bianchi e rossi.
Di sopra i due amanti continuano le loro rumorose effusioni.
«Sei proprio scatenato mio caro… fermiamoci un attimo a fumare una sigaretta».
La signora non è più giovanissima ed è visibilmente turbata dal vigore giovanile di
Paolo. Non sa che Casaroli è elettrizzato soprattutto per le notizie che ha avuto sulla
banca da rapinare.
La prossima settimana arrivano anche gli altri da Bologna e Paolo ne avrà da
raccontare.
La bella signora si è rivelata un autentico tesoro, sia tra le lenzuola sia per le
rivelazioni sulla banca. Paolo l’ha conosciuta a Bologna un pomeriggio di settembre
sotto i portici del Pavaglione. Una signora affascinante si fa subito notare,
specialmente quando sosta davanti alla vetrina di un gioielliere.