Page 64 - Mani in alto
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Torino, sabato 18 novembre















           «Buonasera ingegnere… prego si accomodi, il vostro tavolo è pronto».

           «Merci garçon… vieni mia cara».
           «Con piacere mio, bel gangster…»
           La bella signora s’insinua tra i tavolini del ristorante, spargendo fascino e Chanel
          numero 5.

           Raggiungono insieme il tavolo migliore prenotato a nome dell’ingegner Müller di
          Marsiglia.
           «Cosa le serviamo ingegnere?»
           «Una bottiglia delle solite per ora, dopo ordiniamo la cena».

           «Hai fretta di ascoltare quello che ho da dirti…»
           «Ma certamente mia cara, il direttore della Cassa di Risparmio deve averti detto
          senz’altro cosucce interessanti».
           «L’agenzia è al pianterreno e occupa due vani divisi da un bancone che corre da una

          parete all’altra e poi c’è anche un piccolo ripostiglio».
           Paolo osserva l’affascinante signora che continua a parlare pacatamente.
           «Il cassiere è sulla sinistra, ci sono due casseforti: una piccola di legno dove ci
          sono i contanti per il disbrigo dei pagamenti e l’altra più grande dove tengono le

          somme più rilevanti».
           La donna non è più giovane, ma è ancora tremendamente attraente.
           «L’orario migliore sembra essere verso mezzogiorno, la filiale a quell’ora è sempre
          vuota, in particolare il giovedì».

           «Il direttore dove sta di solito?»
           «È sempre nell’altro vano oltre il bancone, in fondo in mezzo alle sue carte».
           Il cameriere arriva con la bottiglia nel cestello del ghiaccio e due coppe di
          cristallo.

           «Allora ci vuole proprio un bel brindisi!»
           Il sedicente ingegner Müller alza la coppa di champagne e la fa tintinnare con quella
          dell’affascinante signora.
           «Sapessi come mi corteggia il direttore…»

           «Immagino mia cara, ma è pure sposato vero?»
           «Sì, ma lui stravede per me, ogni volta che mi vede è sempre tutto un baciamano…»
           «Dopo te lo faccio vedere io un bel baciamano…»
           «Mi fai arrossire mon cher…»
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