Page 43 - Mani in alto
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Un vestito su misura















           Un vestito su misura il Bello non l’aveva mai avuto, nemmeno per il giorno della

          Prima Comunione. Nessuno, tra i suoi amici d’infanzia, ne aveva mai indossato uno.
          Il vestito buono passava al fratello minore che stava crescendo in fretta, si
          rifacevano orli e si accomodava alla meglio qua e là.
           Alla sartoria Pennesi lavora da anni la Luisa, una vecchia fiamma del Bello, tante

          volte gli aveva raccontato di come tagliavano e cucivano i vestiti da uomo. E ora con
          più soldi da spendere è arrivata l’occasione per avere finalmente un vestito su
          misura.
           Le misure le prende direttamente il signor Pennesi, un omino esile tutto pelle e ossa.

          Luisa gli sta dietro con aghi, filo, spille e foglietto con gli appunti delle misure. Ogni
          tanto lancia un’occhiata al Bello e un malizioso sorriso anche a Paolo.
           «La tua Luisa mi sa che ne vuole anche da me…»
           «Se vuoi, puoi accomodarti non sono mica geloso» risponde a denti stretti il Bello.

           «Allora mi sa che ne approfitto, se continua così mi fa venire un voglino…»
          sussurra Paolo facendo l’occhiolino alla Luisa.
           «Sì, però se non state fermi qui non andiamo mica bene con le misure» si alza in
          piedi brontolando il signor Pennesi.

           «Non si preoccupi commendatore che ci penso io…» interviene prontamente la
          Luisa.
           «Sei proprio un tesoro, stasera ci vediamo e per te c’è un bel regalino».
           Dal bottino della rapina, tolte le cinquantamila lire per l’autista canterino e le

          trecentomila depositate nella cassetta di sicurezza, sono rimaste poco più di
          centomila lire a testa. Ognuno le scialacqua come vuole, ma per un bel vestito su
          misura e un regalino a qualche bella ragazza è quasi obbligatorio spenderle.
           «Dici che sono una poco di buono se accetto il tuo regalo?»

           «Ma dài Luisa, è un regalo sì… ma è un regalo d’amore» dice Paolo strizzando
          l’occhio destro.
           «Spero di piacerti davvero» sussurra Luisa arrossendo lievemente.
           «Hai un fisico che sembri Silvana Pampanini, e poi hai un profumino che fa venire

          voglia solo quello».
           «Uso sempre la saponetta Palmolive, ha un profumo che mi piace molto, quando poi
          non ci si può permettere del profumo vero…»
           La pubblicità della Palmolive afferma che la schiuma del suo sapone è assai
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