Page 103 - Mani in alto
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all’istante.

           Nella loro fuga disperata i due sono irrimediabilmente braccati: via Santo Stefano
          brulica di uomini in divisa.
           Paolo ferma un’auto di passaggio. È una Giardinetta 500, ma la signora alla guida

          per lo spavento va a sbattere contro le colonne dei portici.
           Compare una Lancia Ardea con due uomini a bordo. Viene subito bloccata e i due
          vengono scaraventati fuori, l’autista però riesce a togliere le chiavi dal cruscotto.
           I due banditi s’infilano nell’auto: Paolo al posto del guidatore, Romano sul sedile
          posteriore.

           Arrivano decine di poliziotti e carabinieri. Ormai è un assedio, l’automobile è
          circondata. La gente inferocita incita le forze dell’ordine a far fuoco.
           Paolo e Romano sono soli con le loro pistole.

           Le pallottole fischiano ovunque e colpiscono la carrozzeria dell’Ardea. Il vetro del
          lunotto si frantuma in mille pezzi.
           Paolo cerca freneticamente di collegare i fili dell’accensione, mentre gli agenti
          continuano a sparare.
           Romano viene colpito al ventre, con una smorfia cerca di rispondere al fuoco ma le

          pistole sono scariche.
           «Una pistola! Paolo, lanciami una pistola!»
           Romano afferra al volo la rivoltella mentre il sangue gli esce copioso dalla pancia e

          la vista si annebbia.
           Paolo è riuscito finalmente a collegare i fili, ma il motore non vuole saperne di
          mettersi in moto.
           «Ciao Paolo…» riesce a dire il Bello prima di puntarsi la pistola alla tempia
          destra.

           È il suo ultimo sparo.
           Paolo vede l’amico reclinare il capo all’indietro. Un rivolo di sangue gli attraversa
          la guancia mischiandosi al sudore.

           Paolo allora esce gridando dall’auto e spara all’impazzata. Decine di pallottole
          sibilano in via Santo Stefano.
           In pochi secondi Paolo Casaroli viene colpito da una raffica di proiettili e si
          accascia sul selciato.
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