Page 102 - Mani in alto
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Echeggiano altri spari
Paolo è davanti. Corre veloce sbuffando, poi si gira e spara due colpi verso
l’imbocco della strada. Romano lo segue con la bocca spalancata dall’affanno. Paolo
spara un altro colpo senza rallentare.
«Vai! Vai!» grida il Bello affiancandolo.
Paolo e Romano fuggono con le rivoltelle in pugno, sembrano due pistoleri sbucati
dallo schermo di un film western.
I portici di via Remorsella osservano con stupore la fuga, la strada non aveva mai
visto nulla di simile. Solo qualche rissa tra protettori, ubriachi gettati in strada,
bambini che strillano rincorrendosi, scaramucce tra ricettatori. Nulla più.
I due banditi continuano a correre freneticamente sul selciato. Ansimano forte e i
passi rimbombano con rumore sordo.
Altri colpi secchi di pistola riecheggiano nella strada. Sono arrivati anche i
carabinieri a fare fuoco.
Paolo getta lo sguardo verso Romano: ha il volto livido e i capelli arruffati.
I portici di via Remorsella proteggono la fuga, la strada è in leggera salita e i due
fuggitivi giungono in cima con il cuore in gola.
Sbucano nella centralissima via Santo Stefano. Sta passando un tram. Fermano il
mezzo con la minaccia delle pistole e saltano su senza esitare. In un attimo sono di
fianco al conducente.
«Dai cazzo muoviti! Accelera!»
L’autista suda freddo, per l’agitazione non riesce a guidare e rallenta la corsa.
Paolo e Romano saltano giù e corrono verso il parcheggio dei taxi di fronte a
palazzo Garganelli.
La gente in strada urla. Una donna viene urtata e cade a terra, molti fanno largo e
qualcuno si protegge dietro le colonne del portico.
Sopraggiungono dei poliziotti municipali. Inseguono i banditi con le pistole in
pugno. Un vigile estrae la pistola dalla fondina, ma non fa nemmeno in tempo a
premere il grilletto che una pallottola lo colpisce alla gamba destra.
Un brigadiere dei carabinieri in pensione getta la sua bicicletta contro i due per
fermarli. Paolo e Romano sparano ancora. L’ex brigadiere cade a terra colpito a
morte.
Salgono al volo su un taxi e intimano al guidatore di ripartire alla svelta. Il taxista
scappa e cerca di raggiungere il telefono. Il fuoco delle pistole lo raggiunge