Page 982 - Shakespeare - Vol. 4
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Che voi tre spodestaste da Milano
Il buon Prospero
E abbandonaste sul mare,
Che ora vi ha ripagato,
Lui e la sua figliuola innocente.
Per questa turpe azione,
Le Potenze,
Che rinviano ma non dimenticano,
Hanno infiammato i mari e i lidi,
Sì, tutte le creature,
Contro la vostra pace.
A te, Alonso,
Hanno tolto tuo figlio
E annunciano, con la mia voce,
Una lenta rovina
− Peggiore di una fulminea morte −
Che passo passo
Seguirà voi tutti nel cammino.
Per sfuggire alla collera che qui,
Su quest’isola desolata,
Vi cadrà sul capo
Non c’è altro rimedio
Che il dolore del cuore
E, in avvenire,
Una vita onesta.
Ariel sparisce tra i tuoni: poi, ad una dolce musica, rientrano le Forme e
danzano facendo smorfie e gesti di scherno e portando via la tavola.
PROSPERO
Recitata bene, mio Ariel,
La tua parte di Arpía.
Hai divorato con grazia.
Nelle tue battute non hai dimenticato
Nessuna delle mie indicazioni.
E bene anche gli altri,
I miei più umili ministri,
Che hanno recitato anche loro