Page 981 - Shakespeare - Vol. 4
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Seguite il nostro esempio.
Tuoni e lampi. Entra Ariel in forma di Arpía: batte le ali sulla tavola e, con
un bizzarro artificio, il banchetto sparisce.
ARIEL
Voi tre, uomini del Peccato,
Il Destino che governa
Su questo basso mondo
E su ciò che contiene,
Vi ha fatti vomitare dal mare,
Che pure non è mai sazio.
Vi ha fatti vomitare su quest’isola
Dove l’uomo non abita,
Perché voi siete indegni
Di vivere tra gli umani.
Io vi ho resi pazzi
E in questo stato
Anche uomini come voi 32
Finiscono con l’impiccarsi e annegarsi da soli.
(Alonso, Sebastiano ecc. sguainano le spade.)
Stolti! Io e i miei aiuti
Siamo ministri del Fato: il metallo
Con cui le vostre spade sono temprate
Potrebbe ferire i venti urlanti,
Uccidere con ridicoli colpi
Le acque che sempre si richiudono,
Prima di strappare alle mie penne
Un solo fiocco di lanugine.
E anche i miei compagni
Sono invulnerabili.
Seppure voleste colpire,
Le vostre spade sono ormai troppo pesanti
Per le vostre forze.
Non potete sollevarle!
Ma ricordate
− Il mio compito è questo −