Page 928 - Shakespeare - Vol. 4
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Un uomo come gli altri, e solo,
Che si stupisce
Di sentirti parlare di Napoli.
Il Re mi ascolta
E proprio per questo io piango:
Napoli sono io,
Che con questi occhi,
Mai da allora asciutti,
Ho visto il Re mio padre naufragare.
MIRANDA
Oh no! Per pietà!
FERDINANDO
Sì, in fede mia, con tutta la sua corte
E, fra gli altri, il Duca di Milano
Col suo nobile figlio. 13
PROSPERO
(a parte) Il Duca di Milano
E la sua ancor più nobile figlia
Potrebbero smentirti,
Se fosse il caso.
Si sono scambiati gli occhi
Al primo sguardo.
Mio delicato Ariel,
Sarai libero, per questo.
(A Ferdinando.) Una parola, signore.
Temo che ci sia un equivoco.
Una parola.
MIRANDA
Perché mio padre parla
In modo così scortese?
È il terzo uomo che vedo −
Il primo per il quale sospiro.
La pietà lo induca
A farmi seguire il mio destino.