Page 931 - Shakespeare - Vol. 4
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E avrai la mia collera
               Se non il mio odio. Ma come!
               Fai l’avvocato di un impostore? Basta!
               Tu credi che non ci siano

               Altre forme oltre la sua
               Perché hai visto soltanto
               Caliban e lui: sciocca!
               In confronto a tanti uomini

               Lui è un Caliban
               E angeli gli altri.



              MIRANDA
               I miei sentimenti, allora,
               Sono i più umili: non ambisco vedere
               Un uomo più bello.




              PROSPERO
               Su, ubbidisci: i tuoi muscoli
               Sono tornati all’infanzia
               E non hanno più forza.



              FERDINANDO
               È così.

               Il mio vigore, come in un sogno,
               È tutto inceppato. Eppure
               La perdita di mio padre
               La spossatezza che sento
               Il naufragio di tutti i miei amici

               Le minacce di quest’uomo
               Che mi tiene prigioniero,
               Sarebbero cose lievi

               Se dalla mia prigione
               Potessi, una volta al giorno,
               Contemplare questa fanciulla:
               Gli uomini liberi
               Usino pure tutti gli angoli della terra −

               In una prigione come questa
               Io ho abbastanza mondo.
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