Page 692 - Shakespeare - Vol. 4
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soffice come piume di colomba, e come questa bianca,
o come dente d’etiope, o come neve sparsa nell’aria
e due volte vagliata dai soffi di borea.
POLISSENE
E cosa ne segue?
Guarda con quale grazia il bel pastore sembra lavare
la mano che già candida era prima! Vi ho interrotto:
ma torniamo alle vostre declamazioni: ch’io senta bene
quello che dichiarate.
FLORIZEL
Fatelo, e siatemi testimone.
POLISSENE
Anche il signore qui accanto a me?
FLORIZEL
E lui e altri ancora,
l’umanità, la terra, i cieli, il tutto;
che se io fossi incoronato il più imperiale monarca,
e di tal dignità il più degno, s’io fossi il più bel giovane
che mai facesse girar lo sguardo, avessi forza e prudenza
più che mai ebbe uomo, non me ne importerebbe
senza il suo amore; per lei, userei tutto questo
al suo servizio tutto destinerei,
o dannerei alla malora.
POLISSENE
Una bella dichiarazione.
CAMILLO
Dimostra un solido affetto.
PASTORE
Ma voi figlia mia,
a lui dite lo stesso?