Page 394 - Shakespeare - Vol. 4
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Scena IV EN
Entrano Belario, Guiderio e Arvirago.
GUIDERIO
Ovunque frastuono, qui intorno.
BELARIO
Allontaniamoci.
ARVIRAGO
Quale piacere troveremmo nell’esistenza,
signore, precludendola all’azione e all’avventura?
GUIDERIO
Già, e che speranza abbiamo
nel nasconderci? Prendendoci per britanni, i romani
ci uccideranno subito. Se ci credessero barbari e
rivoltosi fuorilegge, invece, lo farebbero solo dopo
averci usati.
BELARIO
Figlioli, ripariamo più su,
fra le montagne, dove saremo al riparo.
Non possiamo unirci al re: la recente morte
di Cloten, insieme al fatto che non ci conoscono,
né siamo arruolati, potrebbe obbligarci
a spiegare dove abbiamo vissuto, e da questo
potranno cavarci fuori ciò che abbiamo fatto:
con la tortura a cui seguirebbe morte lenta.
GUIDERIO
Questo, signore, è un dubbio
che in un momento del genere non si addice
a voi né soddisfa noi.
ARVIRAGO