Page 1441 - Shakespeare - Vol. 4
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cavalli e nella guerra, attività nelle quali solo i nobili potevano eccellere nel Medioevo e Rinascimento.

              55 II, iv, 22 Ho tradotto coscientemente fiery mind con «bollente spirito», reminiscenza di un libretto
                 d’opera, perché la scena non mi sembra del tutto priva di humour e ironia. Shakespeare e Fletcher
                 erano uomini del loro tempo e certo non mettevano in discussione la superiore virtù per nascita degli
                 aristocratici,  ma  un  nascosto  sorriso  di  sarcasmo  ogni  tanto  non  era  impossibile.  Il  lettore  cui
                 interessa il linguaggio dei libretti leggerà con piacere: H. Gatti, Arrigo Boito discepolo di Shakespeare,
                 in Studi inglesi, I, 1974.

              56 II, iv, 30 travel ha qui il doppio significato di ‘viaggio’ e ‘travaglio’ o ‘fatica’. Teseo ringrazia Arcite sia
                 per essere venuto ad Atene che per aver vinto le faticose gare sportive.

              57 II, iv, 52 flowery May, in Dian’s wood . È il primo di vari riferimenti ai riti pagani della vegetazione in
                 questo  dramma.  L’Inghilterra  elisabettiana  e  pre-puritana  festeggiava  maggio  e  pentecoste  con
                 scampagnate  e  carnevalate  (cfr.  Midsummer  Night’s  Dream)  che  dovevano  in  seguito  essere
                 ricordate con nostalgia da Thomas Hardy e James Frazer.
              58 III,  i,  44 Cozener  è  un  gioco  di  parole  comune  nel  teatro  elisabettiano. Cousin  (cugino)  e cozen
                 (buggerare) sono omofoni, cozener significa perciò ‘truffaldino’, ‘buggeratore’, ‘bugiardo’.
              59 III,  i,  68 compelled  bears.  L’immagine  dell’orso  incatenato  che  combatte  per  disperazione  è
                 frequente in Shakespeare. Cfr., per esempio,  Macbeth (V, vii, 1). Ha origine nel crudelissimo sport-
                 spettacolo  del bear  baiting  in  cui  si  aizzavano  dei  mastini  contro  un  povero  orso  incatenato  a  un
                 palo.
              60 III, iii, 23-24 e sgg. wild woods... wild consciences. Questo dialogo di battute pronte e doppi sensi
                 piaceva  molto  al  pubblico  dell’epoca.  È  anche  naturalistico  nelle  allusioni  e  associazioni: Venison...
                 lusty meat fa venire in mente a Palamone wenches. Si noti anche l’accenno alle salse. La cucina di
                 corte s’era adeguata a quella italiana per ricchezza di salse e mostarde agrodolci che s’usavano per
                 coprire  l’odore  di  selvatico  dei  cinghiale,  daino  e  uccelli  di  palude  che  si  mangiavano  senza  esser
                 prima frollati.
              61 III,  iii,  30 After you, coz. Palamone ha offerto ad Arcite la bottiglia e questi gentilmente gli dà la
                 precedenza.
              62 III,  iii,  34 virginals  è  il  clavicembalo,  ma  la  parola  inglese  ha  un  doppio  senso  osceno.  Lo  stesso
                 gioco di parole è usato da Shakespeare in The Winter’s Tale (I, ii, 125).
              63 III, iii, 45 You are wide. L’espressione completa è wide of the mark (fuori posto). Si usa nell’inglese
                 moderno e corrente.
              64 III, iv, 18 didascalia La figlia del carceriere canta qui una variante di ballata popolare: Child Waters.
                 Si noti al verso 20 ee per eye, forma dialettale del Nord dell’Inghilterra, che rima con knee del verso
                 19.
              65 III,  iv  25  Secondo  la  credenza  popolare  l’usignolo  premeva  il  petto  contro  le  spine  di  rovo  per
                 restare sveglio e cantare di notte.
              66 III, v, 8 jean è il ruvido cotone fatto a Genova, l’antenato dei nostri jeans.

              67 III,  v,  11  Questa  e  altre  giaculazioni  in  latino  più  o  meno  maccheronico  sono  obbligatorie  per  la
                 parte del Pedante o del Maestro di Scuola in tutte le commedie del rinascimento italiano o inglese.
                 Questo  pedante  di  villaggio  nei  pressi  di  Atene  bofonchia  in  latino;  né  gli  autori,  né  il  pubblico
                 facevano caso all’anacronismo.

              68 III, v, 38 Quousque tandem e più sotto (verso 41) washed a tile sono reminiscenze da grammar
                 school  dell’autore.  La  prima  è  la  famosa  apertura  della  prima  catilinaria  di  Cicerone.  La  seconda
                 traduce laterem lavare di Terenzio, usato per dire ‘sprecare tempo’. Noi diremmo “succhiare chiodi”.

              69 III, v, 60 The George Alow (nome di una nave) è una ballata del 1611.
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