Page 1437 - Shakespeare - Vol. 4
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Note







               1 PROLOGO,  12 Po...  Trent,  il  Trent  (italianizzato  Trento  nella  traduzione)  è  un  fiume  del  Nord
                 dell’Inghilterra che finisce nel grande estuario dello Humber. Fletcher (cui si attribuiscono e prologo
                 ed epilogo) cita due fiumi per segnare i confini della poesia nelle lingue volgari, o moderne. I grandi
                 poeti  sono  compresi  perciò  tra  il  Po  a  mezzogiorno  e  il  Trent  a  settentrione.  L’orientamento
                 geografico basato sui fiumi era convenzione rinascimentale che imitava la poesia latina.

               2 PROLOGO, 16 child, traduciamo «fanciulla» per accordo con New plays and maidenheads del verso
                 1.  L’attore  che  recita  il  prologo  è  probabilmente  un  ragazzo,  cui  toccherà  anche  una  delle  parti
                 femminili  del  dramma,  dato  che  alle  donne  era  proibito  esibirsi  sul  palcoscenico.  Fletcher  dice  in
                 sostanza  che  la  commedia  è  nuova,  ma  la  storia  è  vecchia  e  autorevole,  narrata  addirittura  dal
                 grande  Chaucer.  L’intenzione  è  di  richiamare  l’attenzione  e  l’indulgenza  del  pubblico.  Prologhi  ed
                 epiloghi avevano quasi sempre un tono apologetico.
               3 PROLOGO,  21 Robin Hood, l’equivalente moderno sarebbe: spaghetti western (cioè trita imitazione
                 made in Italy). Le ballate di Robin Hood, assai popolari nel Medioevo, circolavano ancora in epoca
                 elisabettiana in provincia e in campagna ma erano ridicolizzate dai poeti di città. Si veda la parodia
                 che ne fece Shakespeare nell’atto IV del Racconto d’inverno.

               4 PROLOGO, 29 two hours’ travail, altri drammi (p. es. Romeo and Juliet  e Henry V) sono annunciati
                 nel prologo come “un paio d’ore” di spettacolo. Forse solo un luogo comune, ma è anche possibile
                 che  la  recitazione  rapida,  qualche  taglio  e  la  mancanza  d’intervalli  esaurissero  uno  spettacolo
                 elisabettiano in un paio d’ore. Travail è ambiguo: si allude allo sforzo degli attori o alla pazienza del
                 pubblico?

               5 PROLOGO,  32 Our  losses,  per  i  critici  questa  è  un’allusione  all’incendio  che  distrusse  il  Teatro  del
                 Globo  il  29  giugno  1613  durante  la  rappresentazione  di Henry VIII  (anche  questo  scritto  da
                 Shakespeare e Fletcher in collaborazione) quando una scintilla, da un cannone sparato a salve sul
                 palcoscenico, dette fuoco al tetto di paglia. In tal caso questa “prima” dei Due nobili cugini dovette
                 aver luogo a corte o nel teatro coperto di Blackfriars.
               6 I,  i, didascalia  La  didascalia  d’apertura,  così  diversa  da  quelle  laconicissime  dell’in-folio,  non  è
                 probabilmente né di Shakespeare né di Fletcher, ma dell’editore dell’in-quarto del 1634. Complicata,
                 articolata, particolareggiata, piena di simboli folclorici, ci dà un’idea del gusto che era cambiato nel
                 barocco. Lo spettacolo visivo è diventato importante almeno quanto la favola. L’elenco dei fiori nella
                 canzone ha un’eco della descrizione che fa Perdita nel Racconto d’inverno (IV, iv).
               7 I, i, 40 Creonte, nel mito e nelle tragedie di Eschilo e Sofocle, fu il fratello di Edipo e lo zio di Eteocle
                 e  Polinice.  Dopo  la  scoperta  dell’involontario  parricidio  e  incesto  e  la  cacciata  di  Edipo  da  Tebe,
                 Eteocle  e  Polinice  diventarono  re  a  turno,  ma  presto  litigarono  e  Polinice  guidò  una  spedizione  di
                 sette re contro Tebe. Quindi i due fratelli si scontrarono in battaglia e si uccisero a vicenda; Creonte,
                 diventato  re,  sconfisse  e  uccise  i  sette  e  ordinò  di  non  seppellire  chi  avesse  combattuto  contro
                 Tebe. Le tre regine di questo dramma sono le vedove di tre dei “sette contro Tebe”. Re Capaneo,
                 al verso 59, fu uno di questi sette campioni.
               8 I, i, 48 purger of the earth, qui si dà a Teseo lo stesso ruolo del cugino Ercole, raddrizzatore di torti,
                 difensore dei deboli e dei giusti.
               9 I, i, 63 Allusione al mantello indossato da Giunone per sedurre Giove (Iliade, libro XIV).

              10 I, i, 68 L’uccisione e lo scuoiamento del leone di Nemea fu la prima delle dodici fatiche di Ercole.
                 L’eroe  è  tradizionalmente  rappresentato  nell’arte  classica  o  neoclassica  con  una  grossa  clava  e
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