Page 1251 - Shakespeare - Vol. 4
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TESEO
Chi li ha visti?
PIRITOO
Io, poco fa.
GENTILUOMO
Io pure.
Entra un Messaggero.
TESEO
Da parte di chi venite, signore?
MESSAGGERO
Dei cavalieri.
TESEO
Prego, riferite,
voi che li avete visti, come sono.
MESSAGGERO
Lo farò, sire,
e sarò schietto su ciò che penso. Sei più valenti spiriti
di questi che han portato − a giudicare dall’aspetto −
non vidi mai, né lessi in alcun libro. Quello che sta
al primo posto con Arcite, a vederlo
si direbbe un coraggioso; dal viso, un principe.
Le sue fattezze così dicono di lui; il colorito
più scuro che nero, severo eppure nobile,
lo dichiara un veterano, impavido, amante dei pericoli;
le ruote degli occhi mostrano fuoco in lui,
e come un leone infuriato, così appare;
i capelli gli cadono lunghi dietro, neri e lucenti
come ali di corvo; le spalle larghe e forti,
braccia lunghe e tornite; e sulla coscia una spada,
sospesa a una tracolla lavorata, con cui suggella
quello che vuole, quando s’aggrotta − migliore amico,