Page 1752 - Shakespeare - Vol. 3
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EDMUND
A entrambe queste sorelle ho giurato il mio amore.
Ciascuna diffida dell’altra, come
chi è stato morso diffida della vipera.
Quale delle due debbo prendere? Entrambe?
Una? O nessuna delle due? Non posso
avere nessuna delle due se entrambe
rimangono vive. Prendere la vedova
esaspera fino a farla impazzire sua sorella
Goneril, e finché vive suo marito non potrò
prendermi quest’altra. Per ora, dunque,
useremo l’autorità di lui per la battaglia;
dopo, quella che se ne vuole liberare
escogiti il modo per liquidarlo alla svelta.
Quanto alla misericordia che lui intende mostrare
per Lear e per Cordelia, finita la battaglia,
e loro nelle nostre mani, mai
vedranno la sua grazia, perché a me spetta
difendere il mio stato, non cavillarci sopra.
(Esce.)
Scena II EN
(Pianura tra i due campi.)
Trombe dall’interno. Entrano, con tamburi e stendardi, Lear, Cordelia e le
loro forze; poi escono.
Entrano Edgar e Gloucester.
EDGAR
Qui, padre, prendete l’ombra
di quest’albero come un ospite benigno.
Pregate che possa vincere il diritto. Se mai
tornerò da voi, vi porterò conforto.
GLOUCESTER
La grazia divina vi accompagni, signore!