Page 1394 - Shakespeare - Vol. 3
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Ohilà, signore, signore!
OTELLO
Chi c’è?
EMILIA
(Da dentro)
Mio buon signore, ho da dirvi una parola.
OTELLO
Sì, è Emilia... vengo subito... È morta;
sì, verrà a dirmi della morte di Cassio.
Le grida erano qui... Ah, non si muove più,
muta come una tomba. Devo farla entrare?
Faccio bene? Mi pare che si muova ancora.
No... che devo fare? Se la faccio entrare
certamente vorrà parlare con mia moglie.
Mia moglie, mia moglie; io non ho moglie...
È insopportabile! Che ora tremenda!
Ora dovrebbe esserci un’immensa eclissi 228
di sole e luna, e il globo atterrito
spalancarsi di fronte al mutamento.
EMILIA
(Da dentro)
Vi scongiuro,
lasciate che vi parli, mio signore.
OTELLO
Ti avevo scordata. Entra, Emilia.
Piano, un momento. Fammi tirare le tende.
Dove sei?
Apre la porta.
Entra Emilia.
Che cosa ti succede adesso?