Page 13 - Shakespeare - Vol. 3
P. 13

Le note di questa edizione sono tutt’altro che esaurienti. I rimandi sono alla
          numerazione del testo diviso in atti e scene nell’edizione New Arden. Questa
          divisione, utile in pratica, è esterna e artificiosa come ogni segmentazione dei
          testi letterari. Gli in-quarto presentano un testo continuo, l’in-folio divide fino

          a  II,  ii,  e  la  divisione  tradizionale  qui  adottata  è  opera  di  normalizzazione
          neoclassica di Nicholas Rowe (1709). Sul testo stabilito dal Jenkins vediamo
          che le sue 3835 righe sono state divise in blocchi per formare i cinque atti,
          rispettivamente  864,  721,  897,  651,  702,  mentre  il  numero  delle  scene  in

          ogni atto è rispettivamente 5, 2, 4, 7, 2. La cesura meno abile è quella tra III,
          IV e IV, i, che spezza in due una scena. Una scena di lunghezza abnorme (601
          righe) è la II, ii, e avrebbe potuto essere divisa. In realtà, come tutti i testi
          teatrali  elisabettiani,  l’Amleto  è  un continuum di  episodi  scanditi  dalle

          indicazioni enter-exit, un’accumulazione non diversa per natura da quella più
          netta,  architettonica,  essenziale,  scandita  dai  movimenti  del  coro,  della
          tragedia greca. La strutturazione in «inizio, mezzo, fine» della Poetica è assai
          discutibile e astratta. Nell’Amleto uno schema aperto di episodi (mi sembrano

          inadeguati,  finora,  i  tentativi  di  scansione  semiotica)  è  organizzato  dalla
          fabula, dallo stile, dalla visione.



          Schema della tragedia:


                      TEMPO                   ATTO SCENA                       AZIONE                  RIGHE





          da una notte a un’altra                                  Apparizione del fantasma
                                                 I          i                                                180
          notte                                                    a Orazio e altri.




                                                                   Scena di corte. Primo

                                                            ii     soliloquio di A. Incontro di              258
                                                                   A. con O. e altri.




                                                                   Congedo di Laerte.
                                                           iii                                               136
                                                                   Polonio e Ofelia.





                                                                   Seconda apparizione del
                                                           iv      fantasma.                                   92
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18