Page 1056 - Shakespeare - Vol. 3
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ISABELLA

                               Di giustizia!



              ANGELO
               E dirà cose molto amare e strane.             140



              ISABELLA
               Molto strane; ma di sicuro vere.
               Non è strano che Angelo sia uno spergiuro?

               Non è strano che Angelo sia un assassino?
               Che Angelo sia un ladro adultero,
               un ipocrita, un violatore di vergini,
               non è strano, e poi strano?



              DUCA
                               Sì, dieci volte strano!



              ISABELLA
               Com’è vero che questi è Angelo,

               è tutto tanto vero quanto strano.
               Sì, dieci volte vero, perché il vero è vero
               fino al giorno del giudizio.



              DUCA
                               Portatela via;

               poveretta, parla in maniera dissennata.



              ISABELLA
               Principe, ti scongiuro, come credi
               che c’è consolazione oltre questo mondo,
               non mettermi da parte ritenendo
               che sia pazza. Non credere impossibile

               ciò che sembra improbabile. Non è impossible
               che uno, la peggior canaglia sulla terra,
               sembri serio, riservato, giusto e perfetto             141

               quanto Angelo; proprio così Angelo
               con le sue vesti, emblemi, titoli e pompe
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