Page 1048 - Shakespeare - Vol. 3
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ISABELLA

               Infelice Claudio! Misera Isabella!
               Mondo malvagio! Dannatissimo Angelo!



              DUCA
               Questo non nuoce a lui, e a voi non giova.
               Perciò smettete; affidatevi al cielo.

               Fate bene attenzione a quel che dico,
               che risulterà vero in ogni sillaba.
               Il Duca torna domani − su, asciugatevi gli occhi −
               me ne dà prova uno del convento,              135

               e suo confessore. Ha già portato
               la notizia a Escalo e ad Angelo,
               che alle porte della città si apprestano
               a incontrarlo per cedergli il potere.

               Se indirizzerete la vostra saggezza
               lungo la buona strada che desidero,
               avrete soddisfazione da questo sciagurato,
               grazia dal Duca, la vendetta che volete,

               e il rispetto di tutti.


              ISABELLA

                               Mi farò guidare da voi.



              DUCA
               Date allora questa lettera a Fra’ Pietro;
               quella mandatami sul ritorno del Duca.
               Ditegli che con questo segno desidero

               la sua compagnia da Mariana questa notte.
               Lo ragguaglierò sulla causa vostra
               e di Mariana, e lui vi porterà davanti al Duca;
               e in faccia ad Angelo accusatelo ben bene.

               Io poveretto sono legato da un sacro voto
               e sarò assente. Andate con la lettera.
               Scacciate dagli occhi queste lacrime
               che lasciano il segno, a cuor leggero.

               Non abbiate fiducia nel mio santo ordine
               se vi porto fuori strada. − Chi viene?
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