Page 387 - Shakespeare - Vol. 2
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Sono io l’infelice causa di queste liti.



              PORZIA
               Non v’addolorate, signore: voi siete, ciononostante, il benvenuto.



              BASSANIO
               Porzia, perdonami questo torto involontario,
               e in presenza di tutti questi amici,
               io ti giuro, per questi tuoi begli occhi,

               in cui vedo me stesso...



              PORZIA
                               Ma sentitelo!
               Nei miei due occhi lui si vede doppio,
               uno in ogni occhio. Giuri sulla tua doppiezza;

               ecco un giuramento degno di fede!


              BASSANIO

                               No, ascoltami.
               Perdona questa mia colpa, e per l’anima mia ti giuro
               che mai più romperò con te un giuramento.



              ANTONIO
               Una volta io impegnai il mio corpo per il suo bene,
               e non fosse stato per chi ebbe l’anello di vostro marito,

               esso sarebbe perduto. Oso impegnarmi di nuovo,
               pena l’anima mia, che mai più il vostro signore
               deliberatamente mancherà alla sua parola.



              PORZIA
               Allora voi sarete il suo garante. Dategli questo,

               e ditegli di conservarlo meglio dell’altro.



              ANTONIO
               Ecco, caro Bassanio, giura di conservare quest’anello.



              BASSANIO
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