Page 388 - Shakespeare - Vol. 2
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Per il cielo, è lo stesso che ho dato al dottore!



              PORZIA
               L’ho avuto da lui. Perdonami, Bassanio,
               se, per quest’anello, il dottore s’è giaciuto con me.



              NERISSA
               E tu perdonami, mio caro Graziano,
               se quel ragazzo stentato, lo scrivano del dottore,

               in cambio di questo, l’altra notte s’è giaciuto con me.



              GRAZIANO
               Ma questo è come riparar strade
               l’estate quando il fondo è ancora buono. E che,
               dobbiamo essere cornuti prima di essercelo meritato?                    95



              PORZIA
               Non essere così volgare. Siete tutti stupefatti.

               Ecco una lettera, leggetela a vostro comodo;
               viene da Padova, da parte di Bellario.
               In essa scoprirete che Porzia era il dottore,
               Nerissa il suo scrivano. Lorenzo, qui,

               testimonierà che io son partita subito dopo di voi,
               e sono appena ritornata. Non sono ancora
               entrata nella mia casa. Antonio, siete il benvenuto,
               e ho in serbo per voi migliori notizie

               di quanto vi aspettiate. Aprite subito questa lettera
               e scoprirete che tre delle vostre ragusee
               sono giunte in porto inaspettatamente con ricchi carichi.
               Non vi dirò per quale strana circostanza

               ho trovato questa lettera.



              ANTONIO
                               Sono senza parole!



              BASSANIO
               Eri tu il dottore e io non ti ho riconosciuta?
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