Page 130 - Shakespeare - Vol. 2
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RE GIOVANNI

                               Il loro sale è caldo.
               Dentro di me c’è l’inferno,
               e il veleno è lì come un demonio prigioniero

               che tormenta il sangue irrevocabilmente condannato.


                                                     Entra il Bastardo.


              BASTARDO

               Oh, sono tutto caldo per la corsa violenta
               e l’ansia frettolosa di vedere vostra maestà!



              RE GIOVANNI
               Oh, cugino, sei venuto a chiudermi gli occhi:
               il sartiame del mio cuore è bruciato e cade a pezzi,

               e tutte le funi
               che avrebbero dovuto tendere le vele della mia vita
               si sono ridotte a un filo solo, a un piccolo capello;
               il mio cuore ha una sola fibra che lo sorregge

               e lo sostiene, solo per sentirti dire le ultime notizie.
               Dopo, tutto ciò che vedi sarà solo argilla,
               il calco d’una maestà distrutta.



              BASTARDO
               Il Delfino si sta preparando a venir qui,

               dove Dio sa come faremo a rispondergli,
               perché in una sola notte la parte migliore delle mie forze,
               mentre ci muovevamo per assestarci meglio,                   203
               è stata tutta inghiottita, senza neanche se n’accorgesse,
               da un’inaspettata marea negli acquitrini.

                                                                                               [Il Re muore.]



              SALISBURY
               Avete soffiato queste notizie di morte
               in un orecchio già morto.
               Il mio sovrano! il mio signore!

               solo un attimo fa un re, ed ora, questo!
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