Page 378 - Shakespeare - Vol. 1
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RE ENRICO
Il forziere prezioso della gioia eterna.
WINCHEST ER
Il tuo paradiso è sulla terra, occhi e pensieri
battono sulla corona, il tesoro prezioso del tuo cuore;
Protettore esiziale, pari pericoloso,
che lisci le piume del re e dello stato.
GLOUCEST ER
Cosa, cardinale?
La tua tonaca da prete s’è fatta tanto prepotente?
Tantaene animis coelestibus irae? 43
Tanto si scaldano i prelati? Buon zio, nascondi
la tua perfidia; non riesci a fare il santarello?
SUFFOLK
Nessuna perfidia, signore, solo quella che s’addice
a una disputa così onesta e a un pari così disonesto.
GLOUCEST ER
Sarebbe a dire a chi, monsignore?
SUFFOLK
Ma a voi, mio signore,
piacendo a vossignoria, il Lord Protettore.
GLOUCEST ER
Ah, Suffolk, l’Inghilterra conosce la tua arroganza.
MARGHERIT A
E anche la tua ambizione, Gloucester.
RE ENRICO
Ti prego, pace, buona regina,
e non pungolate questi pari rabbiosi;
poiché i pacifici sono benedetti sulla terra.
WINCHEST ER
Che io sia benedetto perché cerco la pace