Page 74 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 74

un ingaggio per sé e per lui. In galera finì invece a Pa-
                                                                                          Kreuzkirche,  ordinato  granate  a  mano  in  una  fonderia
                   rigi, nel 1840, e fu salvato da un vecchio amico, Theo-                truppe  regie,  montato  la  guardia  al  campanile  della
                   dor Apel, che già lo aveva aiutato nei suoi primi passi e              della città. C’è però il sospetto che sia stato lui a fare la
                   al  quale  Wagner  aveva  voltato  le  spalle  quando  Apel,           soffiata decisiva che permise la cattura dei capi dell’in-
                   diventato cieco, non era stato più in grado di finanziar-              surrezione,  Bakunin  e  Heubner.  Certo  è  che  fu  per  le
                   lo.  Rischiò  ancora  grosso  nel  1865  quando  la  polizia           sue  informazioni  sbagliate  che  i  due  si  fermarono  a
                   bavarese irruppe nella sua casa di Monaco per pignorare                dormire in una locanda di Chemnitz dove avrebbe do-
                   mobili, velluti e quant’altro su mandato di Julie Schwa-               vuto trovarsi anche Wagner. Che però non c’era. Baku-
                   be, l’ebrea che anni prima, a Parigi, gli aveva prestato un            nin  e  Heubner  furono  arrestati,  Wagner  invece  se  la
                   mucchio  di  quattrini  e  che  non  aveva  ancora  visto  un          svignò,  prima  a  Weimar,  approfittando  della  compia-
                   soldo. A quell’epoca però Wagner era già sotto la pro-                 cente ospitalità di Liszt, poi in Svizzera al sicuro. Quan-
                   tezione di Luigi  e bastò che Cosima si recasse in tutta             do molti anni più tardi, nel 1869, Bakunin tenne a bat-
                   fretta alla Regia tesoreria, dove le vennero graziosamen-              tesimo un congresso della Prima internazionale a Basi-
                   te elargiti i 24 mila fiorini necessari per sistemare quella           lea,  Wagner,  che  si  trovava  a  due  passi,  a  Lucerna,  si
                   vecchia e fastidiosa faccenda.                                         guardò  bene  dal  farsi  vedere.  In  ogni  modo,  spione  o
                      Ma il suo capolavoro di briccone, per così dire, pro-               no, per undici anni fu inseguito dai mandati di cattura
                   fessionale,  Wagner  l’aveva  compiuto  anni  prima,  nel              di tutti gli Stati tedeschi e poté rimettere piede in Ger-
                   1849, a Dresda, dove era direttore d’orchestra del teatro              mania solo nel 1860.
                   della  città.  L’autore  del  Rienzi,  dell’Olandese  volante,           Quando Nietzsche cominciò a frequentarlo, Wagner
                   del  Tannhäuser, del  Lohengrin si era dileguato portan-               si trovava a Tribschen, in Svizzera, perché aveva dovuto
                   dosi via anche i cinquemila talleri del fondo-pensioni dei             filarsela anche da Monaco dove pur era sotto la prote-
                   dipendenti  del  teatro,  cui  la  Sovrintendenza  gli  aveva          zione più che affettuosa e generosa di Luigi  di Bavie-
                   imprudentemente consentito di attingere per far fronte                 ra.  Aveva  infatti  avuto  l’improntitudine  di  chiedere  a
                   a un debito, accontentandosi come garanzia di una po-                  Luigi una sovvenzione di 200 mila fiorini, circa due terzi
                   lizza sulla vita che era ovviamente finita nel nulla con la            dell’intero appannaggio reale, e di immischiarsi nelle vi-
                   sua precipitosa fuga. Wagner aveva infatti partecipato ai              cende  politiche  dello  Stato  bavarese  cercando  di  far
                   moti insurrezionali di quegli anni, non tanto per convin-              fuori alcuni ministri. Tutto ciò, insieme alla sua vita sfar-
                   zioni politiche, che ebbe sempre piuttosto fumose, ma                  zosa,  che  i  bavaresi  capivano  benissimo  essere  a  loro
                   nella speranza di sottrarsi, ancora una volta, ai creditori.           spese, aveva provocato una mezza rivolta popolare che
                   Pensava infatti che il comunismo dovesse servire innan-                aveva costretto il re, sia pur con la morte nel cuore, a
                   zitutto a mandare in cavalleria i suoi debiti. E quando la             espellerlo dal Paese, continuando però a pagargli, s’in-
                   rivoluzione era fallita senza risolvere i suoi problemi, se            tende, un cospicuo appannaggio annuale cui si aggiun-
                   l’era squagliata con la cassa.                                         sero le spese per l’affitto della costosa villa di Tribschen
                      Nei moti di Dresda si era comunque impegnato senza                  dove Wagner si ritirò nel 1866 con Cosima von Bülow.
                   risparmio,  esponendosi  molto:  aveva  partecipato  alle                Cosima,  figlia  illegittima  di  Franz  Liszt,  era  l’ultima
                   riunioni del Consiglio rivoluzionario, diretto il giornale             conquista di Wagner. L’aveva portata via, nel modo più
                   radicale  «Volksblätter»,  istigato  all’insubordinazione  le          bieco,  al  suo  giovane  direttore  d’orchestra,  il  barone




                                            82                                                                     83





           0040.testo.indd   82                                     30-11-2009   12:13:32
   69   70   71   72   73   74   75   76   77   78   79