Page 72 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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casa propria. Questi amori trovarono la loro opportuna
mente, in genere ai ricchi, ma quando era alle strette, e
collocazione nel Tristano e Isotta. E per anni Otto con- della sua arte. Wagner chiedeva soldi a tutti, spudorata-
tinuò a pagare. Pagò anche, ma questo è più compren- lo era sempre, quanto che fosse il denaro che guadagna-
sibile, il trasloco dei Wagner a Parigi e la loro nuova, va in quel momento, anche ad amici molto meno bene-
confortevole, residenza. stanti di lui e persino, nonostante il suo dichiarato anti-
Lo stesso scherzetto Richard lo aveva giocato qualche semitismo, agli ebrei, come fu il caso della facoltosa
anno prima a Eugène Laussot, ricco commerciante di Julie Schwabe. Quando la vittima di turno ne aveva
vini parigino che corrispondeva al compositore una abbastanza le voltava le spalle senza alcuno scrupolo e
sovvenzione mensile di 3000 franchi. Gli sedusse la con tranquilla coscienza: non si sentì mai in debito con
moglie Jennie traendone poi ispirazione per il primo nessuno, semmai era lui in credito col mondo per le
atto della Valchiria. La sola differenza è che Laussot, meraviglie che gli donava e che non sempre venivano
quando scoprì l’adulterio, minacciò di sparare al fedi- capite e apprezzate come meritavano.
frago. Fu il solo dei mariti cornuti e beffati che abbozzò Era amante di un lusso sfrenato e kitsch, le sue case
una reazione. erano zeppe fino all’inverosimile di tendaggi, di copri-
Wagner giunse ad avere quattro relazioni contempo- letti, di sgabelli imbottiti, di sedie rivestite, di tappeti, di
raneamente: con la ricca e nobile vedova Henriette von passamanerie, di merletti, di fiocchi, di nastri, di ghir-
Bissing, che gli serviva per il denaro, con la giovanissima lande, di velluti, di sete, di broccati, di rasi rosa, rossi,
Mariechen, figlia di un macellaio, che teneva per il suo viola, gialli, di argenti, di bigiotteria, di effluvi, di pap-
piacere, e, sia pur ancora nella fase del corteggiamento, pagalli, di pavoni, di cani di razza, di domestici. In
con Cosima von Bülow, che rappresentava il futuro, mezzo a questo caravanserraglio Richard piroettava «in
mentre per il passato rimaneva sempre l’ottima e consa- una vestaglia di damasco giallo, cravatta rosa e una vo-
pevole Minna alla cui figlia, Natalie, Richard scrisse luminosa cappa di velluto nero foderata di raso rosa»
proprio in quel periodo: «Starò da solo, nessuno pren- come lo vide la quindicenne Lilli Lehmann nel 1864
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derà il posto di tua madre... Il mio destino è la solitudi- nella sua abitazione di Vienna . Cupido dell’altrui, scia-
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ne, la mia vita il lavoro!» . lacquatore del suo, insaziabile divoratore di denaro, che
Per tutta la vita, anche quando era ormai un compo- si procurava anche ricorrendo agli usurai, non bastando-
sitore affermato, Wagner visse a scrocco. La prima a gli mai, oltre a quello che guadagnava, nemmeno quello
mantenerlo, negli anni della giovinezza, fu la sorellastra che gli elargivano generosamente i benefattori, cui na-
Rosalie, seguita poi da uno stuolo di benefattori: l’amico scondeva regolarmente con ogni sorta di sotterfugi la
di gioventù Theodor Apel, i ricchissimi coniugi Ritter, i sua reale situazione finanziaria, costretto spesso a mette-
Laussot, i Wesendonck, Franz Liszt, la più famosa can- re a pegno i mobili di casa, il pianoforte, i vestiti di
tante dell’epoca, la Scröder-Devrient, il compositore scena e le gioie di Minna e persino le fedi nuziali, Wa-
Weissheimer, la granduchessa Elena, il granduca di gner visse in un perenne stato di insolvenza, fuggendo di
Weimar, la vedova von Bissing, la contessa Kalergis, la città in città, di Paese in Paese, per sottrarsi a creditori
contessa Pourtalès, Friederike Maier, Schletter, Tausig e furibondi.
infiniti altri, finché non trovò un approdo quasi defini- Il primo arresto per debiti lo rischiò a Magdeburgo
tivo in Luigi di Baviera che si era innamorato di lui e nel 1836. Fuggì a Königsberg dove Minna aveva trovato
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