Page 67 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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una conferenza, aveva trovato un biglietto del suo amico
dalla sua parte, Nietzsche anche. Ebbe la meglio il vec-
Windish: «Se vuoi conoscere Richard Wagner vieni alle molla, non solo verbale: il fattorino strattonava il vestito
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quattro e mezza al Café Théâtre» . Cos’era successo? chietto e Nietzsche rimase in camicia a meditare sul da
Wagner, che si trovava in incognito, per qualche suo farsi. Indossò un vestito scuro e si precipitò fuori. S’era
misterioso motivo, a Lipsia in casa della sorella Ottilie, fatto tardi, ma trovò ugualmente Windisch che lo aspet-
moglie dell’orientalista Hermann Brockhaus, durante un tava e insieme andarono dai Brockhaus. Oltre a Wagner
ricevimento per pochi intimi aveva suonato la canzone e ai suoi parenti non c’era nessun altro. Dopo cena
dei Maestri cantori. Alla fine la moglie di Ritschl, che era Wagner suonò e cantò per gli ospiti e si trattenne a
amica di Ottilie, gli si era avvicinata dicendogli di cono- lungo a chiacchierare con Nietzsche, di musica e di
scere già quel brano: gliene aveva parlato un giovane Schopenhauer, di cui anche Richard era un grande esti-
allievo di suo marito, un certo Nietzsche. Wagner, sem- matore. Ma soprattutto volle sapere da Nietzsche che
pre famelico di fan e di consenso, aveva subito espresso cosa si pensava di lui negli ambienti accademici. Gran
il desiderio di conoscere questo giovane. Ecco il motivo maestro di seduzione, di uomini e di donne, Wagner
del biglietto di Windisch che con Brockhaus stava pre- non fece fatica ad affascinare il giovane Nietzsche, che
parando la tesi. uscì da quell’incontro letteralmente conquistato. Per
Nietzsche entrò in una comprensibile agitazione e giorni ne parlò agli amici.
cominciò subito a pensare a che cosa mettersi per quella Quando si erano congedati Wagner aveva invitato il
grande occasione. Si ricordò che il suo sarto gli aveva giovane ammiratore ad andarlo a trovare a Tribschen.
promesso proprio per quel giorno, nonostante fosse Era un invito così, tanto per dire, come si fa spesso alla
domenica, la consegna di un frac ordinato qualche tem- fine di una riunione conviviale dimenticandosene il gior-
po prima. Ma poiché il sarto non si faceva vedere andò no dopo: Lucerna era parecchio distante da Lipsia.
direttamente nella sua bottega dove trovò i lavoranti che Wagner non immaginava di certo che sei mesi dopo
stavano ultimando il vestito. Gli assicurarono che glielo quel giovane si sarebbe presentato, senza alcun preavvi-
avrebbero portato a casa entro tre quarti d’ora. Sulla via so, davanti alla sua villa a tre piani di Tribschen.
del ritorno, per far passare il tempo, si fermò al caffè Nietzsche aveva cominciato a pensarci appena arriva-
Kintschy dove lesse con divertimento un giornale che to a Basilea: Lucerna era vicinissima, la tentazione forte.
dava Wagner in Svizzera, nella sua villa di Tribschen, Un sabato mattina presto si era intruppato con alcuni
nei pressi di Lucerna sul lago dei Quattro Cantoni. conoscenti che andavano in gita a Lucerna, qui aveva
Tutto contento di essere uno dei pochi a conoscere il mollato la compagnia e, col vaporetto, aveva raggiunto
segreto Nietzsche, rientrato a casa, si mise a leggere un l’altra sponda del lago puntando dritto sulla villa di
libro dei prediletti greci e vi si immerse talmente che si Wagner, che aveva raggiunto dopo una mezz’ora di
dimenticò di Wagner e del vestito e, complice anche la cammino.
pioggia che veniva giù a dirotto, non sentì l’insistente Non si era fatto annunciare né aveva preavvertito in
suono del campanello. Finalmente andò ad aprire: era il alcun modo. Non era la prima volta che Nietzsche, di
fattorino, un vecchietto, con il vestito. Se lo provò, gli solito educatissimo, faceva delle improvvisate del genere
calzava a pennello. Ma l’altro voleva essere pagato subi- a uomini importanti, dimostrando una certa mancanza
to e Nietzsche non aveva i soldi. Cominciò un tira e di senso della misura e delle proporzioni. Ci aveva già
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