Page 378 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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con la fondazione dell’Archivio e l’acquisto dei diritti
la sua tenacia e con quell’energia e quel coraggio che
d’autore era un ottimo affare. Elisabeth aveva puntato rilievo. È certo che se non ci fosse stata Elisabeth, con
sull’opera del fratello in un anno, il 1893, in cui, anche mancavano al fratello, molti documenti sarebbero andati
grazie all’alone romantico che gli aveva dato la follia, dispersi e forse perduti per sempre. E se è vero che la
Nietzsche aveva di molto allargato la cerchia dei suoi sorella distrusse, manipolò e falsificò alcune carte, quelle
lettori, ma era ancora ben lontano dall’essere quel feno- per lei compromettenti, è pure vero che molte di più ne
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meno di massa che sarebbe divenuto solo poco dopo . salvò dall’oblio .
E fra gli specialisti e gli intellettuali, che avevano final- Per mezzo secolo si è ripetuto che sono state le ma-
mente preso a occuparsi di lui dopo anni di silenzio, la nipolazioni di Elisabeth Förster a contribuire all’appro-
diffidenza e, spesso, la stroncatura feroce, soprattutto se priazione del pensiero di Nietzsche da parte nazista.
si trattava di tedeschi, prevalevano ancora sulle critiche Che l’adesione al nazionalsocialismo di Elisabeth, come
favorevoli. Proprio in quell’anno Max Nordau aveva del resto della quasi totalità dei tedeschi, i suoi pubbli-
scritto un libro, Degenerazione, accolto con molto favo- cizzati incontri con Hitler, che, a differenza di Mussoli-
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re, in cui dava a Nietzsche del «pazzo furioso» . La ni, non lesse mai un solo rigo del filosofo, le sovvenzio-
sorte di Nietzsche come autore era quindi ancora molto ni, per la verità abbastanza modeste, che il Terzo Reich
incerta, nulla assicurava che il relativo successo che sta- concesse all’Archivio – peraltro bazzicato dai maggiori
va raccogliendo non fosse un effimero fuoco di paglia. intellettuali e artisti europei, da Romain Rolland ad
Elisabeth aveva creduto fanaticamente e acriticamente al André Gide a Thomas Mann a Edvard Munch a Hof-
fratello fin da bambina, quando pendeva dalle sue lab- mannsthal a Mahler a Henry Van de Velde a Klinger –
bra e raccoglieva e conservava ogni suo scritto, e non abbiano favorito nei lettori superficiali e soprattutto nei
cambiava opinione certamente adesso che il vento aveva non lettori di Nietzsche una certa interpretazione del
cominciato a soffiare un poco a favore. Anche se non suo pensiero, è vero. Ma è falso che ciò sia dovuto alle
capiva quasi niente della sua filosofia, e in fondo le in- manipolazioni dell’opera, in senso razzista, antisemita e
teressasse assai poco perché, fra i due, il tratto specula- classista, che ne avrebbe fatto la sorella. Le censure
tivo era stato completamente assorbito da Friedrich, a operate sui testi di Nietzsche dopo che Elisabeth ne
differenza di Overbeck, di Rohde (che rifiutò sprezzan- prese il controllo furono minime: 1) La soppressione del
temente la cura dell’edizione delle opere filologiche, che terzo paragrafo del capitolo Perché sono così saggio, che
la Förster gli aveva intelligentemente offerto, perché Nietzsche inserì all’ultimissimo momento in Ecce homo,
non riteneva l’autore all’altezza) e degli altri pochi amici che contiene la violentissima aggressione alla madre e
di Nietzsche, rimasti sempre scettici, e persino di Gast, alla sorella («Se cerco qual è la più profonda antitesi di
il quale era più innamorato della propria infatuazione me stesso, l’incalcolabile volgarità degli istinti, ritrovo
che davvero consapevole di avere a che fare con un sempre mia madre e mia sorella – credermi imparentato
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genio , Elisabeth era sufficientemente intuitiva per sen- con una tale canaille sarebbe bestemmiare la mia divini-
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tire che nell’opera del fratello si nascondeva una possi- tà» ), sostituito con il testo originario. 2) I passi dei
bile miniera d’oro. E il futuro le ha dato ragione. Che quaderni e dei taccuini con espressioni sprezzanti nei
poi l’abbia fatto per amore degli affari più che del fra- confronti di Elisabeth risalenti soprattutto all’epoca del-
tello sta nella sua natura, ma in fondo è cosa di poco l’“affare Lou”. 3) Quattro attacchi alla Chiesa, censurati
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