Page 376 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Non  tutti  aderirono  e  fra  questi  Cosima  Wagner  che
                   d’autorità  la  tutela  se  non  avesse  firmato  un  contratto
 non mollò le undici lettere che le rimanevano delle tante  madre. Arrivò a prospettarle che le sarebbe stata tolta
 che Nietzsche le aveva scritto e che lei, per animosità,  così  vantaggioso.  A  sorpresa  prese  un  appuntamento
 aveva distrutto.  con un notaio come se la cosa fosse decisa e la madre
 A  Elisabeth  era  venuta  infatti  l’idea  di  allestire  un  avesse  già  detto  di  sì.  Franziska  resistette  ancora  un
 Archivio Nietzsche che, dopo una presentazione in fami-  mese, ma il 23 dicembre del 1895, esausta, firmò il con-
 glia la vigilia di Natale, fu inaugurato ufficialmente il 2  tratto che metteva le opere di Nietzsche nelle mani della
 gennaio del 1894. Occupava una sala, ricavata dall’unio-  sorella:  «Ho  messo  quella  firma»  scrisse  a  Overbeck
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 ne di due stanze, al piano terra della casa di Naumburg  «che mi è costata lacrime di sangue» .
 ed Elisabeth vi mise i libri, i manoscritti, le lettere e ogni  Col  contratto  in  tasca  Elisabeth  si  mise  in  caccia  di
 sorta di cimelio che riguardasse il fratello, compreso il  sottoscrittori,  riallacciando  vecchie  amicizie,  puntando
 bastone  da  passeggio  che  avrebbe  regalato  molti  anni  innanzitutto sulla facoltosa Meta von Salis. In breve riu-
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 dopo ad Adolf Hitler .  scì a racimolare i quattrini necessari: 10 mila marchi ce
 Pochi mesi più tardi trasferì l’Archivio affittando loca-  li  mise  Meta,  6000  per  ciascuno  Raoul  Richter,  Her-
 li  più  adatti  al  7  della  Grodlitzerstrasse,  poco  lontano  mann Hecker e il conte Harry Kessler, 2000 lei stessa. Il
 dall’abitazione della madre. In aprile stipulò con Nau-  più  singolare  di  questi  personaggi  era  Kessler,  detto
 mann un nuovo contratto, molto più vantaggioso. Intan-  anche “il conte rosso” per le sue dichiarate simpatie di
 to meditava il gran colpo: impadronirsi dei diritti d’au-  sinistra. Compagno di scuola di Winston Churchill, co-
 tore  del  fratello.  Cominciò  ad  angosciare  la  madre  av-  nobbe  Proust,  Virginia  Woolf,  Bernard  Shaw,  era  in
 vertendola  che  presto  la  pensione  di  Basilea  sarebbe  contatto  con  i  maggiori  intellettuali  e  artisti  europei  e
 stata  tolta.  Dopo  un  lungo  lavoro  al  corpo  le  offrì  in  avrebbe contribuito, oltre che economicamente, a dare
 cambio dei diritti 30 mila marchi e un vitalizio di 1600  prestigio  all’Archivio  Nietzsche  e  alla  sua  fondatrice.
 marchi l’anno. A parte che non si capiva bene da dove  Alcuni dei sottoscrittori o dei fideiussori erano ebrei e,
 potessero venire quei soldi, Franziska recalcitrava: lei si  in  seguito,  uno  dei  più  convinti  e  cospicui  sostenitori
 era  già  impadronita  del  corpo  del  figlio,  le  ripugnava  dell’Archivio fu il ricchissimo ebreo svedese Ernst Thiel,
 che ora la sorella si appropriasse anche del suo spirito.  che nel 1907 versò 300 mila marchi a fondo perduto e
 In quanto a Elisabeth, si trovava in un circolo vizioso.  continuò  più  o  meno  di  questo  passo  fin  quasi  alla
 Era tornata dal Paraguay senza il becco d’un quattrino,  morte di Elisabeth, nel 1935. Fu anche per questo che
 o quasi, e naturalmente non aveva i 30 mila marchi né  quando  in  Germania  vennero  emanate  le  leggi  razziali
 tanto meno era in condizioni di garantire vitalizi. Avreb-  Elisabeth  Förster-Nietzsche,  pur  avendo  aderito  entu-
 be  forse  potuto  ottenere  questi  soldi  in  prestito  se  si  siasticamente al nazismo, «si espresse con chiarezza ed
 fosse presentata in giro come titolare dei diritti d’autore  energia contro le persecuzioni razziali, come una mali-
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 del fratello, le cui fortune editoriali erano in ascesa, ma  gna  aberrazione  dovuta  a  cattivi  consiglieri» .  Elisa-
 i diritti appartenevano, appunto, alla madre. Non le fu  beth, a differenza di Cosima Wagner, non era un’antise-
 difficile subornare il giovane protutore, il cugino Albert  mita fanatica, per lei gli affari, per cui dimostrò sempre
 Oehler, che aveva sostituito Edmund morto nel frattem-  un gran fiuto e la necessaria capacità organizzativa, va-
 po,  e  col  suo  aiuto  fece  un  pressing  sistematico  sulla  levano più delle ideologie. E quello che aveva concluso




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