Page 374 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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 na anche per l’interpretazione delle virgole. Va da sé che
                   lefatte di cui si era reso responsabile, fra cui le imperdo-
 Gast e Overbeck non avevano alcuna autorità non solo,  zione?» . Gli sciorinò quindi un lungo elenco delle ma-
 com’è ovvio, per modificare i testi di Nietzsche ma nem-  nabili  modifiche  a  Umano,  troppo  umano.  Gast  si  fece
 meno per decidere quale opera dovesse essere pubblica-  subito pecora e già il 23 ottobre consegnò a Elisabeth
 ta o meno: Naumann avrebbe dovuto seguire semplice-  tutto  il  materiale  in  suo  possesso,  manoscritti,  bozze,
 mente le indicazioni che gli aveva dato l’autore. Semmai  lettere, che comprendeva anche cinque casse che Over-
 l’unica titolare in questo senso era la madre di Nietzsche  beck  gli  aveva  spedito  un  anno  prima  perché  potesse
 che, insieme al protutore, ne aveva la tutela legale e ne  curare la ristampa dei libri di Nietzsche. Elisabeth proi-
 rappresentava  gli  interessi.  Ma  Franziska  era  troppo  bì anche a Gast di scrivere una biografia di Nietzsche,
 poco  a  conoscenza  dell’opera  del  figlio  per  opporsi  ai  cui  quello  stava  pensando  da  tempo:  «La  vita  di  mio
 due, che vedeva agire a fin di bene, e Naumann aveva  fratello  la  scrivo  solo  io»  tagliò  corto.  «Nessuno  può
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 tutto l’interesse a tenerseli buoni. Franziska intervenne  farlo meglio di me» . Non contenta provvide a “sput-
 solo, istigata da Elisabeth, per stoppare la pubblicazione  tanare” Gast inviando una sorta di circolare a tutti gli
 della quarta parte dello Zarathustra dove la “Festa del-  amici in cui citava dalle lettere di Nietzsche passi sprez-
 l’asino” appariva a madre, sorella e al vecchio e bigotto  zanti dedicati all’amico e discepolo. Le opere curate da
 protutore decisamente blasfema. Ma, motivazione codi-  Gast furono ritirate dal commercio e mandate al mace-
 na a parte, questo niet era legittimo oltre che dal punto  ro. Elisabeth fece apparire sulla stampa articoli in cui si
 di vista legale anche da quello sostanziale perché Nietz-  liquidavano le famigerate prefazioni di Gast come «en-
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 sche aveva esplicitamente espresso la volontà di non ri-  trate per errore a far parte dell’edizione» .
 pubblicare l’opera.  Per dare inizio alla pubblicazione dell’“opera omnia”
 Nel 1892 e nel 1893 Naumann si era messo a ristam-  del fratello Elisabeth ingaggiò un filologo di tutto rispet-
 pare alcune opere di Nietzsche (Le considerazioni inat-  to, Fritz Kögel, che era stato però anche manager d’in-
 tuali con i passi di Ecce homo ad esse relativi, lo Zarathu-  dustria, alla Mannesmann, e garantiva quindi una certa
 stra completo, Umano, troppo umano, Al di là del bene  concretezza e celerità. Per aiutare Kögel in un compito
 e  del  male,  Genealogia  della  morale)  com’era  previsto  che si presentava complesso furono assunti alcuni colla-
 dal contratto, ma corredate da terrificanti prefazioni di  boratori.  Nel  giro  di  un  anno  l’edizione  dell’“opera
 Peter  Gast,  che  pretendeva  di  dare  l’interpretazione  omnia” era già arrivata all’ottavo volume con la pubbli-
 “autentica” del pensiero del filosofo e che si era anche  cazione dell’Anticristo.
 permesso di apportare alcuni “miglioramenti” a Umano,  Essendo venuta a sapere che Durisch, il padrone di
 troppo umano, che Nietzsche aveva pubblicato nel 1878  casa di Nietzsche a Sils-Maria, aveva preso l’abitudine di
 quando era pienamente padrone di sé.  regalare  ai  visitatori,  che  venivano  in  pellegrinaggio  a
 Messo piede in Germania Elisabeth decise di dire ba-  vedere  una  delle  case  dove  aveva  abitato  «il  filosofo
 sta  a  quest’andazzo  e  passò  al  contrattacco.  Non  le  fu  folle», manciate dei suoi manoscritti, Elisabeth gli inti-
 difficile  avere  ragione  di  quel  gruppo  di  smidollati.  A  mò di piantarla e di restituirle immediatamente il mate-
 metà settembre, pochissimi giorni dopo essere rientrata  riale  se  voleva  evitare  grane  legali.  Inviò  anche  lettere
 dal Paraguay, convocò Gast a Lipsia, da Naumann, e gli  agli  amici  e  ai  corrispondenti  del  fratello  invitandoli  a
 disse freddamente: «Chi l’ha nominata curatore dell’edi-  mandarle  i  manoscritti  delle  lettere  in  loro  possesso.




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