Page 367 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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nunciare  anche  al  suo  ultimo  inquilino,  e  raccolto  il
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                   denaro che le era necessario per far fronte alla disastrosa            così  tutto  il  libro  «mentre  la  sua  voce  diventa  un  ab-
                   situazione  della  Nuova  Germania,  Elisabeth  Förster-               leggergli  qualcosa  adesso  si  addormenta  quasi  subito.
                   Nietzsche,  ora  quarantaseienne,  ripartì  nel  giugno  del           Anche  Franziska  è  costretta  ad  ammettere:  «Le  mie
                   1892 per il Paraguay.                                                  pretese sulle sue facoltà intellettuali sono diventate sem-
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                      Durante  il  soggiorno  di  Elisabeth  in  Germania  le             pre più modeste» .
                   condizioni  del  fratello  erano  notevolmente  peggiorate.              La madre volle portarlo anche da Binswanger, a Jena,
                   Peter  Gast,  che  era  andato  a  trovarlo  ai  primi  di  feb-       per vedere a che punto stava. Per non sottoporlo a uno
                   braio  del  1891,  scrive:  «Nietzsche  ha  fisicamente  un            stress  pericoloso  l’incontro  avvenne  a  casa  dei  Gelzer,
                   aspetto splendido, abbronzato dal sole, ma dal punto di                come  se  fosse  casuale.  Nietzsche  salutò  Binswanger
                   vista  spirituale  vale  meno  dell’anno  scorso...  Sta  spro-        come  un  vecchio  amico  e  parve  riconoscerlo.  Rispose
                   fondando, sia pur lentamente, nel torpore. Parla pochis-               alle domande del medico abbastanza a tono. Come an-
                   simo, ormai è quasi impossibile fare una conversazione                 davano  gli  occhi?  «Sono  realmente  migliorati».  Aveva
                   con lui. Un sorriso, un cenno della testa o una spropo-                mal di testa? «Mai». Di che cosa si occupava? «Suono
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                   sitata meraviglia, questo grosso modo è tutto quanto si                il  pianoforte  e  canto» .  Ma  mentre  parlava  con  Bins-
                   riesce  ad  ottenere  da  lui.  Lasciare  di  propria  iniziativa      wanger  guardava  la  signora  Gelzer  e  quando  parlava
                   una poltrona assegnatagli, credo che questo non lo fac-                con questa il suo occhio si fissava su Binswanger, non
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                   cia quasi più» .                                                       riusciva a mettere a fuoco la persona giusta. Binswanger
                      Ma  Nietzsche  a  quei  tempi  era  ancora  molto  altale-          prendendo da parte Franziska le disse che purtroppo la
                   nante, c’erano giorni migliori in cui chiacchierava con la             malattia faceva il suo inesorabile corso, come conferma-
                   madre delle solite cose, del passato, di Pforta, di Lipsia,            vano  la  crescente  apatia,  il  torpore,  quel  suo  lasciarsi
                   dei tempi dell’Università di Basilea. Però anche lei do-               andare sempre più di frequente al sonno. Si complimen-
                   veva  tirargli  fuori  le  parole  con  le  pinze,  enfatizzando       tò però con lei per l’ottimo aspetto fisico del figlio.
                   poi questi faticosi successi con gli amici con cui era in                Lo portava almeno tre volte la settimana a fare i bagni
                   corrispondenza.  Una  volta  gli  chiese  se  si  ricordava  di        in  uno  stabilimento  sulla  Saale  e  Nietzsche  in  acqua
                   Bachofen: «Il professor Bachofen di Basilea» rispose, «è               sembrava quasi felice. Continuavano le loro passeggiate,
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                   il maggior esperto di diritto materno» . E Franziska ne                mattina e pomeriggio, per almeno quattro ore al giorno.
                   riferisce, raggiante, a Overbeck. In calce alle lettere che            Qualche  volta  Nietzsche  si  metteva  perfino  a  correre,
                   invia a Overbeck o a Gast fa scrivere al figlio delle brevi            cosa  che  non  aveva  mai  fatto  in  vita  sua.  Aveva  preso
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                   formule di saluto («Saluti dal tuo amico N.» ; «Cordiali               anche  il  vizio  di  camminare  lungo  i  bordi  della  strada
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                   saluti  e  grazie  dal  tuo  amico  Nietzsche» ).  Ma  è  la           col  rischio  di  cadere  nei  fossati,  come  qualche  volta
                   madre a dettargliele oppure Nietzsche le ricopia, come                 accadde,  e  la  madre  doveva  lottare  tutto  il  tempo  per
                   un  bambino,  da  un  modulo  che  lei  gli  ha  preparato.            tenerlo in carreggiata. Ma non chiedeva più di andare a
                   Franziska tenta anche di farlo leggere un po’ ma i risul-              passeggiare e se non era stimolato stava seduto immobi-
                   tati sono penosi. Entra in una grande agitazione, il san-              le sul sofà, per ore, contemplandosi le mani quasi fosse
                   gue gli monta alla testa, legge ad alta voce i numeri delle            stupito che gli appartenessero. E la notte, adesso, urla.
                   pagine, la prima riga in alto e un’altra in mezzo e sfoglia              Ben presto anche il rito delle passeggiate dovette es-




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