Page 349 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Il giorno dopo arrivò a casa dei Nietzsche l’assistente
volte la settimana la madre lo portava a fare i bagni di
acqua salina nella vasca della clinica oculistica che fre- di Binswanger, il dottor Ziehen: l’incidente aveva creato
quentava per i suoi problemi di vista. Spesso andavano grande scandalo in città, ne andava del buon nome del-
insieme dai Gelzer. Qui Franziska accennava qualche l’istituto, o Franziska si decideva a prendere un infer-
accordo al pianoforte per sollecitare il figlio a fare altret- miere che non mollasse il figlio neanche un minuto o
tanto e Nietzsche si sedeva al piano e ci restava tutto il loro erano costretti a ricoverarlo d’autorità.
pomeriggio, così lei poteva stare tranquillamente a Franziska Nietzsche fece in fretta e furia i bagagli,
chiacchierare con i Gelzer. ingaggiò un giovane studente come accompagnatore e la
A casa lei gli leggeva per ore, istancabile, tenendogli sera stessa partì col figlio per Naumburg. La fedele
come sempre la mano destra sulla fronte e quando, sfi- domestica Alwine, che stava con i Nietzsche da quindici
nita, smetteva, lui la baciava e le sussurrava: «Ti adoro, anni, si rallegrò, come tutti quelli che lo avevano visto
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mia cara mammina» . dopo il collasso, per il suo ottimo aspetto.
Ogni tanto Franziska mandava un rapporto a Bins- Da Naumburg era partito trentadue anni prima. Il
wanger: adesso il figlio gesticolava meno per strada, cerchio si chiudeva; il figlio era tornato nel grembo della
salutava di meno i perfetti sconosciuti, mangiava con madre.
una maggior decenza e insomma tutto andava per il
meglio.
Condussero questa vita per un paio di mesi, nel loro
1 Cosima Wagner-Friedrich Nietzsche, cit., p. 189.
appartamento, assai grazioso, a detta di Franziska, e 2 Ibid., pp. 189-190.
molto soleggiato, che aveva anche un balcone dove il 3 Ibid., p. 190.
malato stava a volte a prendere il sole. 4 Carteggio Nietzsche Wagner, cit., p. 122.
Un giorno però Nietzsche, che non usciva mai da solo, 5 C. Pozzoli, Nietzsche, cit., p. 390.
6 Biglietto a Meta von Salis, 3-1-89, in C.P. Janz, Vita di Nietz-
era sfuggito al controllo della madre. La mattina del 12 sche, cit., vol. , p. 23.
maggio, di buon’ora, si era messo il cappello ed era 7 F. Nietzsche, Epistolario (1865-1900), cit., p. 344.
uscito di soppiatto. La madre lo cercò ai bagni, alla cli- 8 Ibid.
nica oculistica, allo Stern e al Paradies, dal barbiere, 9 Ibid., p. 343.
10 E.F. Podach, Friedrich Nietzsches Werke, cit., p. 412.
sguinzagliò anche la domestica a mezzo servizio e il 11 F. Nietzsche, Autobiografia, cit., p. 325.
marito di lei, ma di Nietzsche nessuna traccia. Quando 12 Ibid.
dopo due ore di ricerche, affranta, in un bagno di sudo- 13 F. Nietzsche, Epistolario (1865-1900), cit., p. 343.
re, Franziska si decise ad andare dalla polizia vide venire 14 A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 107.
15 Nei mesi precedenti si erano svolti a Torino i funerali del conte
avanti sulla Kollegienstrasse “il suo Fritz” che chiacchie- Robilant e del costruttore della Mole e Nietzsche li aveva seguiti con
rava tranquillamente con un poliziotto. Era andato a fare morboso interesse.
il bagno in uno stagno, in piena città. Si era spogliato ed 16 A. Verrecchia, La catastrofe, cit., pp. 181-182.
era rimasto in quello stato per parecchio tempo finché 17 C.P. Janz, Vita di Nietzsche, cit., vol. , p. 35.
18 A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 207.
era arrivata la polizia. Tutto nudo si era presentato al 19 Ibid., p. 224.
gendarme: «Dottor, Professor Friedrich Nietzsche, do- 20 F. Nietzsche, Ecce homo, cit., p. 300.
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cente di filologia classica all’Università di Basilea» . 21 A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 232.
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