Page 350 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Il giorno dopo arrivò a casa dei Nietzsche l’assistente
 volte la settimana la madre lo portava a fare i bagni di
 acqua salina nella vasca della clinica oculistica che fre-  di Binswanger, il dottor Ziehen: l’incidente aveva creato
 quentava per i suoi problemi di vista. Spesso andavano  grande scandalo in città, ne andava del buon nome del-
 insieme  dai  Gelzer.  Qui  Franziska  accennava  qualche  l’istituto,  o  Franziska  si  decideva  a  prendere  un  infer-
 accordo al pianoforte per sollecitare il figlio a fare altret-  miere  che  non  mollasse  il  figlio  neanche  un  minuto  o
 tanto e Nietzsche si sedeva al piano e ci restava tutto il  loro erano costretti a ricoverarlo d’autorità.
 pomeriggio,  così  lei  poteva  stare  tranquillamente  a  Franziska  Nietzsche  fece  in  fretta  e  furia  i  bagagli,
 chiacchierare con i Gelzer.  ingaggiò un giovane studente come accompagnatore e la
 A casa lei gli leggeva per ore, istancabile, tenendogli  sera  stessa  partì  col  figlio  per  Naumburg.  La  fedele
 come sempre la mano destra sulla fronte e quando, sfi-  domestica Alwine, che stava con i Nietzsche da quindici
 nita, smetteva, lui la baciava e le sussurrava: «Ti adoro,  anni, si rallegrò, come tutti quelli che lo avevano visto
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 mia cara mammina» .  dopo il collasso, per il suo ottimo aspetto.
 Ogni  tanto  Franziska  mandava  un  rapporto  a  Bins-  Da  Naumburg  era  partito  trentadue  anni  prima.  Il
 wanger:  adesso  il  figlio  gesticolava  meno  per  strada,  cerchio si chiudeva; il figlio era tornato nel grembo della
 salutava  di  meno  i  perfetti  sconosciuti,  mangiava  con  madre.
 una  maggior  decenza  e  insomma  tutto  andava  per  il
 meglio.
 Condussero questa vita per un paio di mesi, nel loro
                      1  Cosima Wagner-Friedrich Nietzsche, cit., p. 189.
 appartamento,  assai  grazioso,  a  detta  di  Franziska,  e  2  Ibid., pp. 189-190.
 molto  soleggiato,  che  aveva  anche  un  balcone  dove  il  3  Ibid., p. 190.
 malato stava a volte a prendere il sole.  4  Carteggio Nietzsche Wagner, cit., p. 122.
 Un giorno però Nietzsche, che non usciva mai da solo,  5  C. Pozzoli,  Nietzsche, cit., p. 390.
                      6  Biglietto a Meta von Salis, 3-1-89, in C.P. Janz, Vita di Nietz-
 era sfuggito al controllo della madre. La mattina del 12  sche, cit., vol. , p. 23.
 maggio,  di  buon’ora,  si  era  messo  il  cappello  ed  era  7  F. Nietzsche, Epistolario (1865-1900), cit., p. 344.
 uscito di soppiatto. La madre lo cercò ai bagni, alla cli-  8  Ibid.
 nica  oculistica,  allo  Stern  e  al  Paradies,  dal  barbiere,  9  Ibid., p. 343.
                      10  E.F. Podach, Friedrich Nietzsches Werke, cit., p. 412.
 sguinzagliò  anche  la  domestica  a  mezzo  servizio  e  il  11  F. Nietzsche, Autobiografia, cit., p. 325.
 marito di lei, ma di Nietzsche nessuna traccia. Quando  12  Ibid.
 dopo due ore di ricerche, affranta, in un bagno di sudo-  13  F. Nietzsche, Epistolario (1865-1900), cit., p. 343.
 re, Franziska si decise ad andare dalla polizia vide venire  14  A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 107.
                      15  Nei mesi precedenti si erano svolti a Torino i funerali del conte
 avanti sulla Kollegienstrasse “il suo Fritz” che chiacchie-  Robilant e del costruttore della Mole e Nietzsche li aveva seguiti con
 rava tranquillamente con un poliziotto. Era andato a fare  morboso interesse.
 il bagno in uno stagno, in piena città. Si era spogliato ed  16  A. Verrecchia, La catastrofe, cit., pp. 181-182.
 era rimasto in quello stato per parecchio tempo finché  17  C.P. Janz, Vita di Nietzsche, cit., vol. , p. 35.
                      18  A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 207.
 era  arrivata  la  polizia.  Tutto  nudo  si  era  presentato  al  19  Ibid., p. 224.
 gendarme: «Dottor, Professor Friedrich Nietzsche, do-  20  F. Nietzsche, Ecce homo, cit., p. 300.
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 cente di filologia classica all’Università di Basilea» .  21  A. Verrecchia, La catastrofe, cit., p. 232.



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