Page 326 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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 sta.  Dioniso» .  A  “Umberto  I  re  d’Italia”  scrisse:  «Al
                   imbuco io stesso le lettere... Per due volte, questo autun-
 mio  amato  figlio  Umberto.  La  mia  pace  sia  con  te!  solo, soffro di stivali rotti... La posta è a cinque passi,
 Martedì  verrò  a  Roma  e  voglio  vederti  insieme  a  Sua  no,  mi  sono  trovato,  vestito  il  meno  possibile,  al  mio
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 Santità il Papa. Il Crocifisso» . Nella sua immaginazio-  funerale,  dapprima  come  conte  Robilant  (no,  questi  è
 ne aveva infatti convocato una riunione di principi eu-  mio figlio, in quanto io sono Carlo Alberto...), ma An-
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 ropei  che  si  doveva  tenere  l’8  gennaio  a  Roma.  Forse  tonelli  ero  proprio  io...   Rifletta,  facciamo  una  bella
 l’unico “biglietto” in cui si ritrova ancora la zampata del  bicchierata, Torino non è lontana, per ora non ci sono
 “vecchio”  Nietzsche  è  quello  a  Georg  Brandes.  Dice:  impegni professionali molto seri, sarebbe possibile pro-
 «Dopo che mi hai scoperto, trovarmi non era più gran  curare un bicchiere di valtellinese. Prescritto il negligé.
 che,  ma  ora  viene  il  difficile:  tornarmi  a  smarrire...  Il  Con cordiale affetto, il suo Nietzsche». Sui margini della
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 Crocifisso» .     lettera  aveva  scritto  altre  frasi:  «Vado  dappertutto  nel
 Nessuno degli amici più prossimi di Nietzsche, Gast,  mio  vestito  da  studente,  qua  e  là  batto  sulla  spalla  a
 Malwida,  Fuchs,  si  accorse  che  era  impazzito.  Forse  qualcuno  e  dico:  “Siamo  contenti?  Son  dio,  ho  fatto
 perché  erano  ormai  abituati  alle  sue  stravaganze,  che  questa caricatura...”»; «Domani viene mio figlio Umber-
 nell’ultimo  anno  erano  andate  in  crescendo.  Malwida  to  con  la  graziosa  Margherita  che  qui,  però,  riceverò
 scrisse alla figlia adottiva, Olga Herzen: «Il biglietto di  ugualmente in maniche di camicia»; «Il resto per la si-
 Nietzsche  è  colossale:  o  è  completamente  pazzo  o  si  gnora Cosima... Arianna... di quando in quando si fanno
 tratta  di  uno  scherzo  fuori  posto.  È  sempre  ricco  di  incantesimi...»; «Ho fatto mettere in catene Caifa; l’anno
 spirito e il doppio senso si capisce: egli parla in nome di  scorso sono stato crocefisso in maniera molto penosa dai
 Cristo.  Ma  io  vedo  chiaramente  che  gli  dispiace  non  medici tedeschi. Aboliti Guglielmo, Bismarck e tutti gli
 aver più rapporti con me, dato che non ho risposto alla  antisemiti»; «Di questa lettera Lei può fare qualsiasi uso
 sua  ultima  lettera,  e  ora  vuole  ricominciare.  Pover’uo-  che non mi diminuisca nella considerazione dei basilee-
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 mo, mi fa pena» .  si» . Scorsa rapidamente la lettera, Burckhardt si recò
 Probabilmente  non  avrebbe  capito  nemmeno  Over-  da Overbeck che abitava vicinissimo a lui e gliela mo-
 beck se, prima di ricevere il suo “biglietto”, che gli ar-  strò.  Più  che  dal  contenuto  della  lettera  Overbeck  fu
 riverà  il  7  gennaio,  non  fosse  stato  preceduto  da  Bur-  colpito  e  sorpreso  dalla  sovrana  indifferenza  di  Bur-
 ckhardt. Costui infatti il giorno prima, l’Epifania, si era  ckhardt per quella tragedia.
 visto recapitare da Torino un secondo biglietto, anzi una  Era evidente cosa bisognava fare: andare in tutta fret-
 lettera:  «Caro  signor  professore,  alla  fine  sarei  stato  ta a prendere Nietzsche a Torino. Overbeck aveva allora
 molto  più  volentieri  professore  a  Basilea  che  Dio;  ma  cinquant’anni  e,  come  Nietzsche,  era  tutto  fuorché  un
 non ho osato spingere così lontano il mio egoismo pri-  uomo d’azione. Era il classico professore tedesco. L’idea
 vato da tralasciare, per causa sua, la creazione del mon-  di  mettersi  in  treno,  per  un  viaggio  che  a  quei  tempi
 do. Lei vede, bisogna fare sacrifici, come e dove si viva,  durava diciassette ore e doveva essere fatto in parte di
 tuttavia mi sono riservato una piccola camera da studen-  notte, non lo solleticava affatto. Dopo che Burckhardt
 te, che si trova di fronte al palazzo Carignano (nel quale  se ne fu andato, girò e rigirò a lungo lo scritto di Nietz-
 sono nato come Vittorio Emanuele...) ... Pago 25 franchi  sche fra le mani senza sapere cosa fare. Alla fine si mise
 con servizio, preparo il mio tè e faccio tutte le spese da  a tavolino e scrisse una lettera in cui gli ingiungeva di




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