Page 324 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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questi spettacoli. Davide Fino, che aveva l’edicola pro-
                   volta  vengo  come  il  vittorioso  Dioniso,  che  farà  della
 prio a due passi, vedendo quell’assembramento lasciò il  Napoleone,  forse  anche  Richard  Wagner...  Ma  questa
 suo chiosco e facendosi largo vide il “caro professore”  terra un giorno di festa. Non avrei molto tempo... I cieli
 steso  a  terra.  Era  ancora  intontito,  ma  aveva  ripreso  i  si  rallegrano  che  io  sia  qui...  Sono  stato  anche  appeso
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 sensi.  Fino  gli  raccolse  gli  occhiali  cerchiati  d’oro  che  sulla croce» . Il terzo è un telegramma: «Devi pubblica-
 erano volati via, glieli rimise sul naso e, con l’aiuto di un  re  questo  breviario  per  l’umanità,  da  Bayreuth,  con  il
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 conoscente, lo aiutò a rialzarsi e lo riportò a casa.  titolo La buona novella. Nietzsche» . Ma il più esplicito
 Secondo un’altra versione – ma in questo caso l’ab-  è  un  quarto  biglietto,  che  mandò  a  Cosima  Wagner  il
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 braccio al cavallo sarebbe avvenuto in via Po – Davide  giorno successivo: «Arianna, ti amo; Dioniso» . E quan-
 Fino percorrendo quella centralissima strada di Torino  do, un mese dopo, venne ricoverato nel manicomio di
 avrebbe visto venirgli incontro un bizzarro corteo: da-  Jena, dirà ai medici: «Mia moglie Cosima Wagner mi ha
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 vanti  Nietzsche  stretto  fra  due  gendarmi,  dietro  una  portato qui» .
 folla  schiamazzante  e  ghignante.  Fattosi  riconoscere  Il 3 gennaio scrisse un biglietto anche a un’altra don-
 dalle guardie come l’affittuario del poveretto l’avrebbe  na,  Meta  von  Salis:  «Il  mondo  è  trasfigurato,  perché
 liberato e riaccompagnato a casa. Pare che i gendarmi  Iddio è sulla terra. Non vede come tutti i cieli esultano?
 avessero durato fatica a sradicare Nietzsche dalle zampe  Ho appena preso possesso del regno, getterò il Papa in
 del  cavallo  cui  era  rimasto  ostinatamente  abbracciato.  prigione  e  farò  fucilare  Guglielmo,  Bismarck  e  Stoec-
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 Ma queste sono, molto probabilmente, leggende costrui-  ker» . Tutti gli altri “biglietti” li scrisse nei giorni suc-
 tesi negli anni.  cessivi.  A  Burckhardt:  «Ecco  il  piccolo  scherzo  per
 Rientrato in qualche modo nella sua stanza, Nietzsche  amore  del  quale  dimentico  la  noia  di  aver  creato  il
 giacque per un paio d’ore sul divano in stato di semin-  mondo. Ora Lei è – tu sei – il nostro grande, maggiore
 coscienza. Poi si riprese, si mise a tavolino, scrisse alcuni  Maestro: giacché io, con Arianna, non abbiamo che da
 biglietti  e  cominciò,  sotto  lo  sguardo  preoccupato  di  essere  l’aureo  equilibrio  delle  cose:  in  ogni  ramo  c’è
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 Fino,  una  frenetica  spola  con la posta  che era proprio  qualcuno  al  di  sopra  di  noi...  Dioniso» .  A  Overbeck:
 sotto  casa  sua.  I  primi  tre  biglietti  li  scrisse  a  Cosi-  «All’amico,  Overbeck  e  consorte.  Benché  voi  abbiate
 ma  Wagner.  Portano  infatti  tutti  il  timbro  postale  del  finora mostrato poca fiducia nella mia solvibilità, spero
 3  gennaio.  Il  primo,  indirizzato  a  Madame  Cosima  di poter dimostrare che io sono un tale che paga i suoi
 Wagner, diceva: «Mi si dice che un certo divino buffo-  debiti: P. es. verrò da voi. Farò infatti fucilare tutti gli
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 ne, in questi giorni, ha concluso i Ditirambi di Dioniso...  antisemiti...  Dioniso» .  A  Strindberg:  «Signor  Strind-
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 Nietzsche» . Il secondo, il più lungo: «Alla principessa  berg. Eheu? Non più dunque diverçons? Il Crocifisso» .
 Arianna, la mia amata. Che io sia un uomo è un pregiu-  Al barone von Seydlitz: «L’amico Seydlitz deve essere,
 dizio. Ma io ho già vissuto spesso fra gli uomini e cono-  insieme con Monsieur Catulle Mendes, uno dei miei più
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 sco tutto ciò che gli uomini possono provare, dalle cose  grandi  satiri  e  animali  da  festa» .  A  Paul  Deussen:
 più basse fino a quelle più alte. Sono stato Buddha fra  «Dopo che è risultato definitivamente che io ho in realtà
 gli  indiani  e  Dioniso  in  Grecia,  Alessandro  e  Cesare  creato il mondo, anche l’amico Paul Deussen compare
 sono mie incarnazioni, come pure Lord Bacon, il poeta  nel  progetto  del  mondo:  insieme  a  Monsieur  Catulle
 di Skakespeare. Da ultimo, ancora, sono stato Voltaire e  Mendes sarà uno dei miei grandi satiri e animali da fe-




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