Page 284 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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ne che fosse eseguito un suo “settetto”, ma Levi, che lo
                   con simili esborsi. Per buona misura avvertì comunque
 considerava una nullità, affidò la direzione nemmeno al  il suo futuro era troppo incerto perché potesse esporsi
 primo  ma  al  secondo  dei  suoi  sostituti,  il  ventiduenne  il suo banchiere di Naumburg, Kürbitz, di non dar se-
 Richard Strauss che nove anni dopo avrebbe composto  guito ad alcuna avance che venisse dai Förster.
 un  poema  sinfonico  intitolandolo  Also  sprach  Zarathu-  Zurigo, a giugno, è eccessivamente calda per lui e si
 stra in onore del filosofo ormai famoso e pazzo. Il “set-  dirige verso le Alpi con l’intenzione però di evitare Sils-
 tetto” fu, come al solito, un totale e imbarazzante falli-  Maria perché è troppo cara e troppo affollata per i suoi
 mento che tramortì Gast ma non scosse minimamente la  gusti e i suoi nervi sempre più scoperti. Per soprammer-
 fiducia  che  Nietzsche  aveva  in  lui.  Se  infatti  stimava  cato in Engadina è ormai diventato una sorta di attrazio-
 assai poco Gast come uomo, credeva invece ciecamente  ne turistica e vi convergono molti curiosi per osservare
 nelle sue qualità di compositore, pensava che fosse una  da vicino il filosofo solitario e un po’ strano. Prova con
 specie di suo “alter ego” in campo musicale, come lui  Lenzerheide, ma non la trova di suo gusto, e ne ridiscen-
 troppo in anticipo sui tempi per essere capito, ma basta-  de precipitosamente. Anche il progetto di coabitare col
 va  avere  pazienza  e  il  successo  sarebbe  arrivato.  Per  generale Simon a Celerina, a un passo da St.-Moritz, va
 incoraggiarlo e convincerlo a non mollare gli offrì 2000  a  monte  perché,  nelle  more,  il  vecchio  è  morto.  Non
 marchi per i diritti delle sue composizioni, da intendersi  resta che Sils. La salute quell’estate è pessima, ha parec-
 come  investimento  sul  suo  glorioso  futuro.  A  Monaco  chi attacchi di emicrania, una volta un accesso di vomito
 Gast viveva di stenti, scrivendo recensioni musicali, pa-  durato  dodici  ore,  insonnia,  inappetenza,  capogiri,  de-
 gate la miseria di 4 pfenning a riga, per la «Süddeutsche  bolezza e il morale sotto i tacchi. Riesce però a scrivere,
 Presse»,  ma,  con  la  consueta  dignità,  rifiutò  per  la  se-  con la consueta, eccezionale rapidità, in una ventina di
 conda volta quell’offerta.  giorni, Genealogia della morale, dove si occupa, fra l’al-
 Nietzsche  lasciò  Nizza  ai  primi  di  aprile,  si  fermò  tro, dell’aggressività, della repressione, delle nevrosi os-
 qualche  giorno  a  Cannobio  e  a  Coira,  poi  raggiunse  sessive,  che  diventeranno  i  temi  della  psicanalisi  e  di
 Zurigo  dove  incontrò  Meta,  Resa  e  Overbeck,  che  era  tanta parte della saggistica e della letteratura moderne.
 venuto a trovarlo da Basilea. Nel frattempo dal Paraguay  Anche quest’opera, che uscirà a novembre, deve pubbli-
 gli erano arrivate richieste quasi perentorie di denaro –  carsela  con  i  suoi  soldi.  Al  di  là  del  bene  e  del  male
 4500 marchi questa volta – non più solo dalla sorella ma  infatti, dopo le prime, incoraggianti, cento copie, ne ha
 anche dal cognato. Scrisse una durissima lettera a Elisa-  vendute  solo  altre  14  e  questa  volta  non  c’è  nessuna
 beth  dichiarando  che  non  aveva  alcuna  intenzione  di  scusa  perché,  come  ammette  lui  stesso,  Naumann,  a
 lasciarsi coinvolgere in un’impresa di antisemiti, che non  differenza  di  Schmeitzner,  ha  fatto  per  intero  il  suo
 vedeva l’ora che gli ebrei arrivassero al potere in Germa-  dovere pubblicizzando e distribuendo meglio che pote-
 nia, aggiungendo che «un tedesco che pretende di essere  va il libro.
 più di un ebreo solo per il fatto di essere tedesco è un  A  Fritzsch,  che  era  un  editore  musicale,  appioppò
 personaggio  da  commedia;  ammesso  che  non  sia  un  invece, sempre a proprie spese, una sua composizione,
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 personaggio  da  manicomio» .  Dopo  essersi  sfogato  Inno alla vita, orchestrazione di Peter Gast, testo tratto
 abbozzando questa lettera non la spedì, ne mandò un’al-  da  una  poesia  di  Lou  Salomé,  che  risaliva  a  parecchi
 tra in cui, con tono conciliante, spiegava alla sorella che  anni  prima  e  che  aveva  ora  rielaborato  spendendoci




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