Page 198 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Arrivate  a  Roma,  Lou  e  la  madre  furono  prese  in
                   lomé aveva bisogno di qualcuno che la dominasse, vole-
                   va  anzi  essere  dominata.  Era  un  bronco  selvaggio  che           consegna  da  Malwida  e  invitate  con  assiduità  nel  suo
                   cercava il suo domatore. Lei lo sapeva perfettamente e                 salotto all’ultimo piano di un edificio di via della Polve-
                   lo scrisse pure, in termini quanto mai espliciti anche se              riera 6, poco lontano dal Colosseo, con una splendida
                   espressi in forma poetica, a un giovane tedesco, Charly                vista  sull’Aventino  e  sui  colli  Albani.  Era  frequentato
                   Brandt, che, proprio poco prima della comparsa di Rée                  dalla Roma intellettuale e contava fra i suoi habitué lo
                   e Nietzsche, l’aveva corteggiata con troppa delicatezza,               scrittore  Romain  Rolland,  il  più  volte  ministro  Marco
                   svelando la sua debolezza di innamorato: «Che tu così                  Minghetti, la moglie di questi Laura Acton. Una sera di
                   convinto mi volessi / Tua signora, l’amor fece fuggire /               marzo, durante una di queste riunioni, la fedele gover-
                   Noi siam soltanto di colui che ci piega / E quello amia-               nante di Malwida, Trina, entrò tutta agitata nel salotto,
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                   mo che ci fa inginocchiare» . Il ragazzo non capì e non                dove troneggiava un busto in gesso di Wagner ricalcato
                   capirono  tutti  quelli  che  vennero  dopo  di  lui  oppure           sull’originale che il Maestro aveva regalato a Nietzsche
                   non  furono  in  grado  di  piegarla.  Nel  sesso,  quando  si         anni  addietro,  e  avvicinatasi  alla  padrona  le  sussurrò
                   decise a praticarlo, fu sicuramente una masochista, una                qualcosa all’orecchio. Malwida, altrettanto agitata, aprì
                   cui piaceva farsi degradare dal maschio. Non ne abbia-                 un  elegante  stipetto,  ne  prese  dei  soldi  e  uscì.  Rientrò
                   mo,  ovviamente,  testimonianze  dirette  ma  parte  della             poco  dopo  con  un  giovane.  Era  Paul  Rée  retour  da
                   sua  letteratura  batte,  con  evidente  compiacimento,  sul           Montecarlo dove aveva perso tutto al gioco. I quattrini
                   desiderio,  quasi  un’ossessione,  della  donna  di  «sotto-           servivano per pagare un domestico che glieli aveva pre-
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                   mettersi totalmente a un uomo dominatore» . Del resto                  stati per il viaggio.
                   il masochismo è il piacere cerebrale di una persona or-                  Questa entrata in scena plateale, l’aria di avventura e
                   gogliosa che, proprio perché tale, prova un piacere tor-               di  peccato  che  la  avvolgeva  colpirono  ovviamente  la
                   bido  a  umiliare  il  proprio  orgoglio.  E  la  Salomé  era          giovane  Lou  che  si  mise  ad  osservare  attentamente  il
                   cerebrale e orgogliosa. Ma se a letto per appagare i pro-              nuovo venuto: era piuttosto basso di statura, tarchiato,
                   prio fantasmi interiori fu masochista, nella vita reale Lou            ma il suo profilo tagliente e lo sguardo intelligente piac-
                   dominò sempre gli uomini, li tenne perennemente sulla                  quero  a  Lou.  I  due  ragazzi  si  misero  in  un  angolo  a
                   corda,  ne  fece  quel  che  voleva.  E  proprio  perché  era          conversare e continuarono per tutta la serata ignorando
                   frigida  poteva  permettersi  quel  comportamento  disin-              gli  altri  ospiti.  Alla  fine  Rée  le  chiese  il  permesso  di
                   volto con gli uomini, che tanto li seduceva e li traeva in             riaccompagnarla a casa. Da quella sera, eludendo il con-
                   inganno:  sapeva  di  poter  tenere  la  propria  sessualità           trollo  di  Malwida  e  della  madre,  trovarono  sempre  il
                   sempre sotto controllo. Era, senza saperlo, senza averne               modo di svicolare, a una certa ora, dal salotto. Prima di
                   piena  coscienza,  una  dark  lady,  una  “donna  che  porta           arrivare alla pensione dove abitava Lou si perdevano in
                   guai”.                                                                 interminabili e tortuosi giri per le viuzze del centro di
                      Questa  gatta  pericolosissima,  e  tanto  più  pericolosa          Roma, chiacchierando sotto le stelle e al chiaro di luna,
                   perché inconsapevole, incontrò Friedrich Nietzsche, un                 mentre il ponentino faceva il suo eterno lavoro.
                   uomo malato, semicieco, goffo, debolissimo con le don-                   Erano passeggiate innocenti, anche se le facevano fra
                   ne,  sprovveduto,  tremendamente  ingenuo.  E  ne  fece                mezzanotte e le due, un’ora in cui le brave ragazze do-
                   facilmente scempio. Fu un’esecuzione a freddo, spietata.               vrebbero essere a letto. Era naturale che Lou preferisse




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