Page 195 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Fino a quel momento Lou aveva fatto studi irregolari,
                   dreas da otto anni, ma non con lui. Chi sia stato il for-
 aveva frequentato le scuole solo come uditrice: «Quella  lomé perse la virginità quando era già sposata con An-
 lì  non  ha  bisogno  dell’obbligo  scolastico»  aveva  detto,  tunato che colse un fiore così prelibato, agognato arden-
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 ridendo, suo padre alla moglie che se ne preoccupava .  temente da moltissimi uomini, anche famosi e famosis-
 Gillot  la  introdusse  a  Kant,  Kierkegaard,  Rousseau,  simi, non è dato di sapere. Probabilmente sarà avvenuto
 Voltaire, Leibniz, Fichte e l’immancabile Schopenhauer,  come nell’Adolescente di Cardarelli, sarà stato qualcuno
 dandole delle basi di un certo spessore anche se disor-  «abbastanza ignaro per non morire prima di toccarti...
 dinate. Ma la situazione dei due, una ragazza diciotten-  gli sarà grazia e fortuna il non averti cercata e non sape-
 ne e un uomo nel pieno del suo vigore, per di più prete,  re chi sei e non poterti godere con la sottile coscienza
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 sia pur protestante, soli per ore nello studio di lui, era  che offende il geloso Iddio» . Il primo amante certifica-
 di grande ambiguità. Gillot non era un santo, anche se  to fu un certo Friedrich Pineles, un medico e letterato
 a Lou piaceva crederlo tale, e spesso si faceva sedere la  austriaco, quindi, e per qualche tempo in contempora-
 ragazza sulle ginocchia. E lì, sulle ginocchia dell’uomo  nea, fu la volta del poeta Rainer Maria Rilke, seguito da
 che  amava  e  di  cui  subiva  prepotentemente  il  fascino,  infiniti altri perché come tutte le frigide la Salomé, una
 Lou,  in  una  sorta  di  raptus  mistico-erotico,  ebbe  più  volta saltato il fosso, si diede senza risparmio ma anche
 volte  degli  svenimenti.  Finché  un  giorno  Gillot,  non  senza  trarne  un  particolare  piacere.  La  stessa  Salomé
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 potendone  più,  la  abbracciò  improvvisamente,  le  con-  ripete con insistenza nelle sue  Memorie  di non essere
 fessò  il  proprio  amore  e  la  chiese  in  sposa:  aveva  già  mai  stata  travolta  da  un  improvviso  richiamo  sessuale.
 cominciato, le disse, le pratiche di divorzio dalla moglie.  Per lei il sesso, anche quando si decise a consumarlo, era
 Gillot fu il primo di una lunghissima serie di uomini a  un fatto cerebrale.
 commettere lo stesso errore: confondere la spregiudica-  Quando Gillot le fece quell’avance Lou si alzò di scat-
 tezza di Lou con una sua disponibilità sessuale. Invece  to  e  fuggì  inorridita.  Fu  un’altra  tremenda  delusione:
 Lou  era  terrorizzata  dal  sesso.  Innamorata  solo  di  se  l’“uomo-dio” era solo un uomo. Lo scompiglio fu tale
 stessa aveva un altissimo concetto della propria dignità  che decise di abbandonare la Russia per allontanarsi da
 e integrità fisica e aborriva «il sudore umiliante dei con-  Gillot del cui fascino non riusciva ugualmente a liberar-
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 tatti» . Era frigida. E lo sarebbe rimasta sempre: impose  si.  Si  trasferì  a  Zurigo  per  studiare  in  quell’Università
 a Paul Rée una convivenza in bianco di cinque anni e  che era una delle poche in Europa ad accettare le don-
 addirittura  a  suo  marito,  Carl  Friedrich  Andreas,  un  ne.  Con  lei  c’era  la  madre,  vittima  designata  di  quella
 uomo navigato e, a differenza di Rée, virile, un matrimo-  figlia  dalla  volontà  di  ferro  cui  era  impossibile  dire  di
 nio  non  consumato  che,  nonostante  tutti  i  tentativi  di  no. L’unica cosa che era riuscita ad imporle era la sua
 lui,  rimase  tale  per  tutta  la  loro  unione,  quasi  mezzo  presenza,  per  salvare  le  convenienze.  E  anche  questo
 secolo.  Tanto  che  Andreas,  esasperato,  dovette  conso-  Lou  l’aveva  accettato  a  denti  stretti  perché  a  lei  delle
 larsi  con  la  governante  da  cui  ebbe  due  figli.  Natural-  convenienze non importava proprio niente.
 mente  Lou  mascherava,  a  se  stessa  oltre  che  agli  altri,  A Zurigo Lou seguiva lezioni di religione comparata,
 questa sua impotenza con la necessità che l’intimità spi-  filosofia, filologia e storia dell’arte, tenute da alcuni dei
 rituale e il reciproco arricchimento intellettuale non fos-  nomi più illustri del tempo: il teologo Alois Biedermann,
 sero  contaminati  e  sviliti  dal  rapporto  sessuale.  La  Sa-  lo  storico  dell’arte  Gottfried  Kinkel,  lo  storico  Adolf




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