Page 192 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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La  “morte  di  Dio”  e  quella  dell’amatissimo  padre,
                   dura, poco espansiva, anaffettiva. La nascita di Lou era
                   stata per lei una delusione, perché avrebbe voluto comple-             avvenute quasi in contemporanea, furono il primo gran-
                   tare la mezza dozzina di maschi. Non aveva mai veramente               de choc della sua vita. Allora sostituì Dio con l’“uomo-
                   voluto  quella  bambina  e  la  sua  anaffettività  si  sarebbe        dio” nella persona di Hendrik Gillot, un pastore prote-
                   trasmessa, marchiandone l’intera esistenza, alla figlia.               stante, bellissimo uomo, affascinante, uno di quei preti
                      Oltretutto quella ragazza era stata sempre per lei una              mondani,  brillanti,  affabulatori  e,  insieme,  fortemente
                   fonte  inesauribile  di  problemi  e  di  preoccupazioni.  A           mistici, di cui Santa Madre Chiesa si serve per attrarre
                   Lou  non  piacevano  il  fasto,  la  pompa,  le  formalità,  le        e  sedurre  le  pecorelle,  salvo  allontanarli  al  momento
                   smancerie, le falsità della vita di Corte né i suoi cicisbei,          opportuno quando la loro condotta, non del tutto orto-
                   preferiva  fermarsi  a  chiacchierare  per  la  strada  con  i         dossa, comincia a creare uno scandalo eccessivo. Gillot,
                   cocchieri e i contadini, che trovava più interessanti, più             che aveva soppiantato il tetro e rigido teologo Dalton,
                   virili dei diplomatici e dei giovani ufficiali che frequen-            dal quale Lou aveva cocciutamente rifiutato di ricevere
                   tavano la sua casa. Ed era felice solo quando, con disgu-              la Confermazione, era allora l’idolo della buona società
                   sto  della  Generalscha,  poteva  correre  a  piedi  nudi  sul-        di Pietroburgo e le sue prediche domenicali, affollate da
                   l’erba  verde  dei  prati.  Come  molte  ragazze  della  sua           signore elegantemente vestite e incantate, erano conside-
                   generazione  e  dell’aristocrazia  di  quel  tempo,  russa  in         rate un avvenimento mondano di prim’ordine.
                   special modo, era fortemente attratta, sia pur in modo                   Quando  la  diciassettenne  Lou,  consigliata  da  una
                   confuso,  dall’idealismo  rivoluzionario  e  in  un  cassetto          parente, assisté per la prima volta a una predica di Gil-
                   segreto teneva nascosto un ritratto di Vera Zasulich, la               lot  e  lo  vide  salire  sul  pulpito,  sentì  immediatamente
                   terrorista che nel gennaio del 1878 aveva attentato alla               che aveva incontrato colui che aveva «aspettato da sem-
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                   vita dell’odiato governatore di Pietroburgo.                           pre:  un  Uomo» ,  come  scrisse  nei  suoi  diari,  e  se  ne
                      Ma  negli  anni  dell’infanzia  e  dell’adolescenza  il  suo        innamorò  perdutamente.  Con  la  franchezza  o,  se  si
                   problema principale era stato Dio. Allevata in una fami-               preferisce,  la  spregiudicatezza  che  non  la  abbandonò
                   glia molto religiosa e pia, la piccola Lou credeva, fortis-            mai per tutta la vita, scrisse a Gillot un biglietto in cui
                   simamente credeva, secondo il suo temperamento coc-                    diceva  che  desiderava  avere  un  colloquio  con  lui,  ma
                   ciuto, in Dio. Era peraltro un Dio molto personale che,                non per motivi religiosi: voleva conoscere l’uomo, non il
                   sotto  parecchi  aspetti,  somigliava  straordinariamente  a           pastore.
                   suo padre. «Come lui era buono e comprensivo e ascol-                    Gillot, che aveva trentasette anni, era sposato e padre
                   tava con infinita pazienza tutte le storie ch’essa gli rac-            di  due  figlie  adolescenti  più  o  meno  dell’età  di  Lou,
                   contava, senza mai trattarla da bugiarda e biasimare ciò               accettò la singolare proposta e per alcuni mesi i due si
                   che faceva... Lou gli parlava a lungo ogni sera, prima di              incontrarono  di  nascosto  nello  studio  di  lui.  Natural-
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                   addormentarsi» .  Ma  una  notte,  dopo  un  banale  inci-             mente Lou sublimava il proprio amore: nella sua testa di
                   dente che però aveva molto colpito la sua fantasia infan-              adolescente c’era che lei amava Gillot come Santa Tere-
                   tile, si rese conto, con orrore, che il silenzio di Dio non            sa aveva amato Gesù, in modo estatico e del tutto pla-
                   era dovuto a una particolare e straordinaria benevolenza               tonico.  Gillot  doveva  essere  il  suo  padre  spirituale  e
                   nei  suoi  confronti  ma  al  fatto  che  Dio  semplicemente           condurla per mano sulla strada di ciò che più la interes-
                   non esisteva.                                                          sava al mondo: la conoscenza.




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