Page 113 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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su  una  tale  degenerazione  -  la  degenerazione  del  nostro  primo  spirito  libero  tedesco,

      l'intelligente David Strauss, divenuto autore di un vangelo da birreria e di una «nuova fede»...
      Non invano egli aveva messo in versi la sua promessa solenne alla «leggiadra bruna» - fedeltà
      sino alla morte...

      3.
         - Dicevo, dello spirito tedesco, che diventa più rozzo, che si appiattisce. È sufficiente? - In
      fondo è ben altro che mi spaventa: come scendano sempre più in basso la serietà tedesca, la

      profondità tedesca, la passione  tedesca  nelle  cose  dello  spirito.  Si  è  mutato  il  pathos,  non
      soltanto l'intellettualità. - Ho talvolta contatti con università tedesche: che atmosfera regna tra i
      loro dotti, che spiritualità squallida, modesta e tiepida! Sarebbe un profondo malinteso se a
      questo punto mi si volesse obiettare la scienza tedesca - e oltracciò una prova che di me non si
      è  letta  una  parola.  Da  diciassette  anni  non  mi  stanco  di  mettere  in  luce  l'influsso
      despiritualizzante della nostra attuale attività scientifica. Il duro ilotismo al quale l'enorme

      espansione delle scienze costringe oggi l'individuo è uno dei motivi principali per cui nature
      con doti più ricche, più piene, più profonde non trovino più educazione ed educatori adatti a
      loro.  La  nostra  cultura  soffre  soprattutto  per  l'abbondanza  di  fannulloni  presuntuosi  e  di
      umanità in frammenti; le nostre università sono loro malgrado delle vere e proprie serre per
      questa specie di immiserimento istintuale dello spirito. E tutta l'Europa ne sa già qualcosa - la
      grande politica non inganna nessuno... La Germania è considerata sempre più come la pianura
      d'Europa. - Sto ancora cercando un Tedesco con il quale io possa essere serio a modo mio, - e

      ancor di più uno con il quale possa essere sereno! Crepuscolo degli idoli: ah, chi può capire
      oggi  da  quale  serietà  si  riposi  qui  un  eremita!  -  La  serenità  è  in  noi  la  cosa  più
      incomprensibile...

      4.

         Si faccia un calcolo approssimativo: non solo è palese che la cultura tedesca è al tramonto,
      ma non mancano neppure motivi sufficienti per questo. Nessuno in fondo può spendere più di
      quel che ha - ciò vale per il singolo, ciò vale per i popoli. Se si spende se stessi per il potere,
      per  la  grande  politica,  per  l'economia,  per  il  commercio  mondiale,  il  parlamentarismo,  gli
      interessi militari - se si dà via in questa direzione la quantità di intelligenza, di serietà, di
      volontà, di superamento di sé, che si è, ne verrà a mancare nell'altra direzione. La cultura e lo
      Stato - non ci si inganni in proposito - sono antagonisti: «Stato di cultura» è soltanto un'idea
      moderna.  L'una  cosa  vive  dell'altra,  l'una  cosa  prospera  a  spese  dell'altra.  Tutte  le  grandi

      epoche  della  cultura  sono  epoche  di  decadenza  politica:  ciò  che  è  grande  nel  senso  della
      cultura, era impolitico, persino antipolitico... - A Goethe si aprì il cuore di fronte al fenomeno
      Napoleone, - gli si richiuse dinanzi alle «guerre di liberazione»... Nello stesso istante in cui la
      Germania assurge a grande potenza, la Francia acquista una diversa importanza come potenza
      culturale. Già oggi molta nuova serietà, molta nuova passione dello spirito sono emigrate a

      Parigi; il problema del pessimismo, ad esempio, il problema Wagner, quasi tutti i problemi
      psicologici  e  artistici  vengono  dibattuti  là  in  maniera  incomparabilmente  più  sottile  e
      approfondita che non in Germania, - i Tedeschi sono incapaci di questo tipo di serietà. - Nella
      storia  della  civiltà  europea,  l'ascesa  del  «Reich»  significa  soprattutto  una  cosa:  uno
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