Page 476 - Galileo. Scienziato e umanista.
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effetti  la  sostiene».  Inchofer  portò  qualcosa  come  27  passi  a
                supporto          della        propria         conclusione,           sottolineando

                particolarmente quelli in cui Galileo trattava «in modo ignobile»
                coloro che sostenevano un’opinione contraria. «Quale cattolico

                ha mai condotto un’aspra battaglia contro gli eretici di questo
                genere, anche a proposito di una verità di fede, come ha fatto

                Galileo contro coloro che sostengono la mobilità della Terra?»

                Galileo  aveva  respinto  i  filosofi  sostenitori  della  Terra  fissa
                qualificandoli  come  subumani,  ridicoli,  di  poco  cervello,

                stupidi,  imbecilli,  e  lodato  i  copernicani  come  intelletti
                superiori. Non era questo il modo di condurre una disputa, di

                confrontarsi  ipoteticamente,  di  esercitare  la  ragione:  era  una
                guerra, «una guerra arrogante», contro i difensori della filosofia

                tradizionale     230 . I rapporti dei commissari speciali resero difficile
                restringere l’infrazione di Galileo alla mera disobbedienza                      231 .

                    Nella misura in cui il rapporto di Inchofer diede il tono per la
                discussione  di  fronte  al  Sant’Uffizio,  i  gesuiti  aiutarono  ad

                accelerare e ad approfondire la caduta di Galileo. L’espressione
                di  Inchofer,  «veementemente  sospetto»  –  che,  come  risulterà

                chiaro  in  seguito,  aveva  un  significato  tecnico  –  ricomparve
                nell’accusa  formale  mossa  alla  fine  contro  Galileo.  Molti

                osservatori  del  tempo,  che  come  Galileo  erano  in  condizioni

                privilegiate  per  assistere  alla  vicenda,  attribuirono  i  suoi
                problemi  alle  macchinazioni  dei  gesuiti.  Piú  o  meno  nel

                momento  in  cui  Inchofer  stava  completando  la  propria
                relazione, l’informato e pettegolo Naudé scrisse che Scheiner e

                altri gesuiti, «che vogliono rovinare [Galileo]» erano dietro ai
                suoi  guai    232 .  Certamente  Scheiner  era  stato  profondamente

                offeso  dagli  «attacchi  vergognosi»  contro  di  lui,  e  percepí  –
                come  Inchofer  comunicò  fedelmente  –  il  Dialogo  come  una

                diatriba contro le Disquisitiones mathematicae sue e di Locher.
                E  potrebbe  esserci  anche  un’eco  di  Grassi  nell’indugiare  di

                Inchofer sulla megalomania di Galileo                 233 .
                    È però improbabile che l’Ordine dei gesuiti si preoccupasse
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