Page 470 - Galileo. Scienziato e umanista.
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inconciliabile con gli insegnamenti tridentini. Una dichiarazione
                non  firmata,  di  mano  di  Inchofer,  che  sembra  essere  una

                riformulazione e un giudizio ponderato su tale accusa, è giunta
                fino  a  noi  tra  le  carte  della  Congregazione  dell’Indice.

                Ipotizzando che Inchofer abbia scritto questo giudizio in vista e
                nel  corso  dei  lavori  della  commissione  speciale,  abbiamo  una

                seconda e piú significativa ragione per comprendere la collera e

                la  preoccupazione  di  Urbano.  La  dichiarazione  di  Inchofer
                avrebbe  rafforzato  il  nesso,  nella  sua  mente,  fra  tradimento

                personale, disprezzo per il suo volontarismo e minaccia per il
                dogma     214 . Ci stiamo avvicinando alla dottrina perniciosa.

                    Spinta all’estremo, il criterio di Urbano per valutare i crimini
                contro  la  fede  avrebbe  potuto  ritenere  Galileo  colpevole  di

                negare gli attributi divini della libertà d’azione, dell’onniscienza
                e  dell’onnipotenza.  Queste  negazioni  sarebbero  effettivamente

                state  perniciose  e  sovversive.  Molte  questioni  collaterali
                potrebbero  essere  aggiunte  alla  lesa  maestà  di  Galileo:

                l’astronomia  giudiziaria,  per  esempio,  che  Urbano  aveva  da
                poco  dichiarato  anatema  su  basi  volontaristiche  e  di  altro

                tipo  215 .  Il  problema  della  salvezza  e  della  grazia,  che  aveva
                portato  gesuiti  e  domenicani  a  un  conflitto  insanabile,

                comportava lo stesso tipo di questioni relative alla libertà divina

                e a quella umana, o cosí insinuò Oreggi, inserendo la propria
                relazione della conversazione tra Barberini e Galileo nel 1616 in

                una  discussione  proprio  di  questi  argomenti                  216 .  C’è  poi  un
                parallelismo di tipo logico tra il ragionamento di Urbano, che

                considerava fondamentale la possibilità di salvare le apparenze
                e  al  contempo  trasformarne  le  cause,  e  la  dottrina  tridentina

                dell’eucaristia,  mentre  l’atomismo  di  Galileo  avrebbe  reso  la
                transustanziazione  un’impossibilità  logica,  imponendo  a  un

                atomo di apparire come pane e non pane al medesimo tempo.
                Sebbene il processo di Galileo non si incentrava su atomismo,

                astrologia,  libero  arbitrio,  salvezza,  grazia  o  attributi  divini,
                molti  di  questi  elementi,  se  non  tutti,  erano  probabilmente
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