Page 427 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Ora inizia il lavoro: si parte con il calcolo della distanza fino
a S in raggi terrestri, a partire dagli angoli noti e dalla legge dei
seni. I conti, che frastornano Simplicio, sarebbero ovvi per chi
conosce la trigonometria e non avrebbero alcun interesse per
tutti gli altri. Salviati li mostra in dettaglio, commettendo cosí
diversi errori di calcolo. Premette che tutte le osservazioni si
sbagliano, in una certa misura; il compito di un astronomo non è
quello di selezionare le coppie di osservazioni che gli
permettano di posizionare la stella dovunque egli voglia, ma di
calcolare se sia possibile, con correzioni minime, far sí che la
maggior parte delle osservazioni concordino.
La discussione, condotta da Salviati in modo accorto e
seguendo il senso comune, riguarda la manipolazione dei dati
piú che un’analisi dell’errore strumentale. Il succo è questo:
cinque delle dieci misurazioni collocano la nova al di là della
Luna; le altre cinque arrivano alla stessa conclusione con una
correzione complessiva di 10¼ minuti d’arco; per ottenere dieci
misurazioni che la collocano a metà strada fra la Terra e la Luna
sarebbe necessario apportare correzioni per un totale di 756
minuti. Simplicio: «mi par che assai manifestamente sia
scoperta la poca efficacia delle dimostrazioni dell’autore» 100 .
Esse occupano tuttavia solo una piccola parte del grande libro di