Page 245 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Il 13 gennaio ebbe un’altra stupefacente sorpresa: comparve
infatti una quarta stellina, non proprio allineata con le altre e un
po’ piú lontana dal pianeta rispetto a loro (fig. 5.4d). Il 15
gennaio Giove era di nuovo a est di tutte loro, il 14 soltanto di
tre, mentre la quarta era scomparsa; il 19 se ne osservavano
soltanto due; e cosí via. Che cosa faceva sí che le volubili
stelline rimanessero prossime a Giove? A questa domanda
Galileo diede una risposta che non aveva precedenti: le stelline
non erano affatto stelle, ma lune. L’ipotesi che ruotassero
attorno a Giove forniva una spiegazione qualitativa del loro
apparire e scomparire, cosí come anche delle loro distanze
variabili dal pianeta. Galileo elaborò anche una seconda
argomentazione per iscrivere le stelline fra gli oggetti che
apparivano avere le caratteristiche di pianeti,
un’argomentazione che ritroveremo varie volte nelle polemiche
seguite alle osservazioni telescopiche: tutte le stelle scintillano;
le stelline non scintillano; le stelline non sono stelle. Il
sillogismo contribuiva alla soluzione del problema molto
dibattuto se le stelle e i pianeti brillassero di luce propria o di
luce riflessa. Le opinioni di Keplero possono dare un’idea della
gamma di opzioni rispettabili nel 1610: le stelle scintillano