Page 150 - Galileo. Scienziato e umanista.
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ai propri studenti 60 lire (12 scudi). Il suo libro cassa per il 1603
                registra  cinque  transazioni  di  questo  genere                114 .  La  sua  fama

                come  autore  di  oroscopi  gli  portò  richieste,  e  senza  dubbio
                pagamenti  piú  sostanziosi,  da  parte  di  cardinali,  principi  e

                patrizi,  compresi  Sagredo,  Morosini  e  qualcuno  che  si
                interessava  a  Sarpi.  Scambiò  lettere  con  l’astrologo  del

                granduca, Raffaello Gualterotti, e, nei casi piú difficili, con un

                esperto  di  Verona,  Ottavio  Brenzoni                        115 .  Almeno  in
                un’occasione  i  pronostici  astrologici  di  Galileo  raggiunsero  il

                livello di precisione della previsione, da parte di Retico, allievo
                di  Copernico,  della  caduta  dell’Impero  ottomano  e  di  quella,

                fatta  da  Keplero,  della  morte  di  Wallenstein.  Si  trattava  della
                scoperta  che  il  pianeta  Venere  aveva  un  influsso  decisivo  sul

                carattere  di  Sagredo:  Galileo  non  aveva  però  bisogno  di
                consultare  le  stelle  per  sapere  che  il  suo  amico  era  «gentile,

                sereno,  allegro,  benevolo,  pacifico,  socievole  e  amante  del
                piacere» e un po’ troppo dedito alle donne                 116 .

                    L’esecuzione  corretta  di  calcoli  astrologici  richiedeva  di
                stabilire  le  rispettive  forze  di  tutti  i  pianeti,  sulla  base  di

                molteplici  fattori:  distanza  angolare  rispetto  ai  punti  cardinali
                (ascendente, Medium e Imum coeli, discendente) e fra di loro; i

                loro rapporti rispetto ai segni zodiacali, di cui Galileo prese in

                considerazione  una  mezza  dozzina  di  tipi  (signore,  sesso,
                fazione, facies); i loro movimenti, se veloci o lenti, ascendenti o

                discendenti, diretti o retrogradi; e la loro collocazione rispetto
                alle «case», le sezioni dello Zodiaco tagliate dall’orizzonte, dal

                meridiano, da certi cerchi ausiliari e associati a vari aspetti della
                vita  117 . Il fatto che Galileo si dedicasse a questa attività anche

                quando  non  era  pagato  per  farlo  suggerisce  che  egli  vi
                attribuisse  un  qualche  valore.  Tre  di  questi  calcoli  svolti

                gratuitamente riguardavano le sue figlie e sé stesso.
                    Galileo calcolò il proprio tema natale per il pomeriggio del

                16 febbraio 1564 almeno due volte, e una volta per il 15, se il
                tema che egli indicò come appartenente a «Georg: Giocomi[o]»
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