Page 148 - Galileo. Scienziato e umanista.
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circa il saldo della dote di Virginia             106 . Nel 1593 questo parente
                un  po’  difficile  aveva  minacciato  Galileo  di  mandarlo  in

                prigione se non fosse ritornato a Firenze con il denaro. Galileo
                tornò e prese a prestito 200 scudi per saldare il debito                       107 . Ma

                questo era niente: nel 1600 Livia, che viveva infelicemente in
                un  convento,  ricevette  un’offerta  di  matrimonio.  Galileo  non

                poteva  fare  nulla  per  la  dote,  come  disse  alla  madre,  perché

                ancora  una  volta  aveva  dovuto  provvedere  a  equipaggiare
                Michelangelo,  che  era  rientrato  a  Firenze  nella  speranza  di

                ricevere  un  incarico  a  corte,  per  un  viaggio  e  per  il  lavoro;  i
                costi  previsti  ammontavano  all’intero  stipendio  annuale  di

                Galileo. Se quindi a Livia non piaceva dove si trovava, avrebbe
                potuto  cambiare  convento;  poi,  quando  Michelangelo  avrebbe

                potuto dargli una mano con le spese, qualora lei avesse ancora
                desiderato sposarsi, avrebbe potuto uscire e «provare le miserie

                di questo mondo»          108 . Livia ricevette presto una nuova proposta
                e, con la promessa di Michelangelo di darle una mano, Galileo

                acconsentí, molto generosamente, a versare la dote esagerata di
                1800 scudi. Il matrimonio si celebrò a Padova nel gennaio del

                1601.  Per  novembre  Livia  era  incinta  e  il  nuovo  genero  di
                Galileo,  Taddeo  Galletti,  divenne  impaziente.  Galileo  chiese

                allora  a  Michelangelo  di  impegnarsi  legalmente  a  versare  la

                propria  quota:  scrisse  infatti  di  essere  decisamente  a  corto  di
                denaro. Michelangelo non poteva però contribuire e Galileo fu

                costretto a prendere in prestito altri 600 scudi e a chiedere un
                anticipo sullo stipendio, cosí da coprire le spese correnti e gli

                obblighi che si era assunto per assistere i propri parenti                  109 .
                    Le cose non migliorarono granché neppure quando, nel 1606,

                lo  stipendio  di  Galileo  aumentò  fino  a  520  scudi.
                Apparentemente  i  Riformatori  dovettero  ricevere  qualche

                garanzia da Sagredo e da Venier, che avevano prestato entrambi
                dei soldi a Galileo e conoscevano la sua situazione economica,

                prima  di  concedere  l’aumento                110 .  Ciononostante  nel  1608
                Galileo doveva ancora 1600 scudi ai suoi generi, uno dei quali
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