Page 179 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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Sentenza







                      Noi Gasparo del tit. di S. Croce in Gerusalemme Borgia;
                      Fra Felice Centino del tit. di S. Anastasia, detto d’Ascoli;

                      Guido del tit. di S. Maria del Popolo Bentivoglio;
                      Fra Desiderio Scaglia del tit. di S. Carlo, detto di Cremona;

                      Fra Ant.o Barberino, detto di S. Onofrio;
                      Laudivio Zacchia del tit. di S. Pietro in Vincoli, detto di S.

                Sisto;
                      Berlingero del tit. di S. Agostino Gesso;
                      Fabricio  del  tit.  di  S.  Lorenzo  in  Pane  e  Perna  Verospio:

                chiamati Preti;
                      Francesco del tit. di S. Lorenzo in Damaso Barberino; et

                      Martio di S.ta Maria Nova Ginetto, Diaconi;
                      per  la  misericordia  di  Dio,  della  S.ta  Romana  Chiesa

                Cardinali,  in  tutta  la  Republica  Christiana  contro  l’heretica
                pravità  Inquisitori  generali  dalla  S.  Sede  Apostolica

                specialmente deputati;
                      Essendo  che  tu,  Galileo  fig.lo  del  q.m.  Vinc.o  Galilei,

                Fiorentino, dell’età tua d’anni 70, fosti denuntiato del 1615 in
                questo  S.o  Off.o,  che  tenevi  come  vera  la  falsa  dottrina,  da

                alcuni insegnata, ch’il sole sia centro del mondo et imobile, e
                che la terra si muova anco di moto diurno; ch’havevi discepoli,
                a’  quali  insegnavi  la  medesima  dottrina;  che  circa  l’istessa

                tenevi corrispondenza con alcuni mattematici di Germania; che
                tu  havevi  dato  alle  stampe  alcune  lettere  intitolate  Delle

                macchie solari, nelle quali spiegavi l’istessa dottrina come vera;
                che  all’obbiettioni  che  alle  volte  ti  venivano  fatte,  tolte  dalla

                Sacra Scrittura, rispondevi glosando detta Scrittura conforme al
                tuo senso; e successivamente fu presentata copia d’una scrittura,

                sotto forma di lettera, quale si diceva esser stata scritta da te ad


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