Page 182 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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per aver scritto in dialogo, e per la natural compiacenza che
ciascuno ha delle proprie sottigliezze e del mostrarsi più arguto
del comune de gl’uomini in trovar, anco per le propositioni
false, ingegnosi et apparenti discorsi di probabilità.
Et essendoti stato assignato termine conveniente a far le tue
difese, producesti una fede scritta di mano dell’Emin.mo S.r
Card.le Bellarmino, da te procurata, come dicesti, per difenderti
dalle calunnie de’ tuoi nemici, da’ quali ti veniva opposto che
havessi abiurato e fossi stato penitenziato dal S.to Off.o, nella
qual fede si dice che tu non havevi abiurato, né meno eri stato
penitentiato, ma che ti era solo stata denuntiata la dichiaratione
fatta da N. S.e e publicata dalla Sacra Congre.ne dell’Indice,
nella quale si contiene che la dottrina del moto della terra e della
stabilità del sole sia contraria alle Sacre Scritture, e però non si
possa difendere né tenere; e che perciò, non si facendo mentione
in detta fede delle due particole del precetto, cioè docere e
quovis modo, si deve credere che nel corso di 14 o 16 anni
n’havevi perso ogni memoria, e che per questa stessa cagione
havevi taciuto il precetto quando chiedesti licenza di poter dare
il libro alle stampe, e che tutto questo dicevi non per scusar
l’errore, ma perché sia attribuito non a malitia ma a vana
ambitione. Ma da detta fede, prodotta da te in tua difesa, restasti
magiormente aggravato, mentre, dicendosi in essa che detta
opinione è contraria alla Sacra Scrittura, hai non di meno ardito
di trattarne, di difenderla e persuaderla probabile; né ti suffraga
la licenza da te artefitiosamente e calidamente estorta, non
havendo notificato il precetto ch’havevi.
E parendo a noi che tu non havessi detto intieramente la
verità circa la tua intentione, giudicassimo esser necessario
venir contro di te al rigoroso essame; nel quale, senza però
pregiuditio alcuno delle cose da te confessate e contro di te
dedotte come di sopra circa la detta tua intentione, rispondesti
cattolicamente.
Pertanto, visti e maturamente considerati i meriti di questa
tua causa, con le sodette tue confessioni e scuse e quanto di
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